Papa Francesco ha nominato assistente sanitario personale l’infermiera che gli ha salvato la vita

Papa Francesco ha nominato nel luglio 2021 un infermiere che gli “ha salvato la vita” come suo “assistente sanitario personale”.

Come riportato dalla Sala Stampa della Santa Sede il 4 agosto, Papa Francesco ha nominato l’infermiere italiano Massimiliano Strappetti, che è il coordinatore della Direzione della Sanità e dell’Igiene vaticana, “Assistente all’igiene personale”.

Nell’agosto 2021, lo ha indicato il Papa in un’intervista a una radio spagnola un infermiere gli ha “salvato la vita” durante l’intervento al colon a cui è stato sottoposto il 4 luglio 2021.

“Mi ha salvato la vita, un uomo con molta esperienza. Questa è la seconda volta nella mia vita che un’infermiera mi ha salvato la vita. La prima volta è stata nel 57”, ha detto il Papa riferendosi a Massimiliano Strappetti.

L’intervento chirurgico del Santo Padre è stato eseguito all’estremità dell’intestino crasso ed è consistito in una “emicolectomia sinistra della durata di circa tre ore”.

La stenosi del colon è una condizione in cui una parte dell’intestino crasso diventa più stretta del normale. Può essere pericoloso se, a causa della sua ristrettezza, inizia a bloccare il passaggio sicuro del cibo.

Nel marzo 2018, Papa Francesco ha commemorato suor Cornelia Caraglio la religiosa infermiera che gli ha salvato la vita quando aveva 20 anniquando era combattuto tra la vita e la morte.

Il Papa ha reso omaggio “a un’infermiera che mi ha salvato la vita. Era una suora infermiera: una suora italiana, domenicana, mandata in Grecia come maestra; È molto colto”.

“Ma ha sempre lavorato come infermiera e poi è venuta in Argentina. E quando avevo 20 anni e stavo per morire, è stato lui a dire ai medici, anche a litigare con loro: ‘no, così non funziona, dobbiamo dare di più’”, ha ricordato il Papa.

“E grazie a quelle cose sono sopravvissuto. Ti sono molto grato! Ti ringrazio. E voglio nominarla proprio qui davanti a voi: suor Cornelia Caraglio. Una donna straordinaria, ma anche coraggiosa, a litigare con i medici. Umile, ma fiducioso in quello che fa. E molte vite, molte vite sono state salvate grazie a te. Perché sei lì tutto il giorno e vedi cosa succede ai pazienti. Grazie per tutto questo!” Il Papa ha poi concluso.

Rodolfo Cafaro

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