Le donne del gruppo mirano ad attirare l’attenzione sul “collasso climatico”, dicono. Il video li mostra mentre si avvicinano all’auto in esposizione e vi lanciano dei pacchi di farina. Poi è intervenuta la sicurezza.

“Non ha senso avere materiali più sostenibili se i governi non fanno nemmeno ciò che hanno promesso di ridurre le emissioni di gas climalteranti”, ha detto Maria Letizia, ricercatrice di scienza e tecnologia dei materiali che ha partecipato alla protesta.

“L’arte non ha prezzo, oltre che intoccabile, appartiene a tutta l’umanità e riflette le grandi realizzazioni di cui ognuno di noi è capace. L’auto d’arte di Andy Warhol è un capolavoro unico e non abbiamo simpatia per i violenti attacchi contro il lavoro dell’artista”, ha dichiarato la casa automobilistica ad ArtNews in risposta all’incidente.

L’auto è una delle venti che il costruttore tedesco ha incaricato un artista di progettare. Warhol rivestì di vernice l’auto da corsa BMW M1 nel 1979. L’auto fu poi guidata sul circuito di Le Mans.

La BMW M1 è stata prodotta tra il 1978 e il 1981 ed è stata progettata dal famoso designer italiano Giorgetto Giugiaro. È stata la prima vettura completa sviluppata direttamente dalla divisione BMW Motorsport e, oltre alle sue prestazioni di successo in pista, era destinata anche alla strada.

Andy Warhol ha realizzato l’idea della BMW M1 Art Car secondo le sue idee artistiche in 28 minuti e ha utilizzato 6 kg di vernice. La vettura è la quarta BMW Art Car della serie e nell’anno in cui è stata creata ha gareggiato alla 24 Ore di Le Mans, dove si è piazzata con un ottimo sesto posto nella classifica generale.

Oltre a molte opere famose, Andy Warhol è anche l’autore delle opere d’arte più costose del XX secolo. Il suo dipinto Blue Marylin è stato venduto all’asta nel maggio 2022 per 195 milioni di dollari.

Quest’ultima protesta è una delle tante apparse nei musei di tutto il mondo. La scorsa settimana, ad esempio, gli attivisti per il clima hanno versato olio su un dipinto di Klimt nel Leopold Museum di Vienna. Vandalizzando opere d’arte, l’organizzazione mira a convincere i governi ad agire più rapidamente per combattere gli effetti del cambiamento climatico. In quasi tutti i casi, l’opera d’arte stessa non è danneggiata.