Un’organizzazione italiana di estrema destra è stata accusata di impedire ai bambini rom di frequentare la scuola

Un’organizzazione di estrema destra in Italia, Casapound, e studenti con la stessa ideologia stanno impedendo ai bambini rom di frequentare la scuola nella zona nord di Roma, hanno riferito i media italiani e annunciato l’ufficio del sindaco.

“Condanno fermamente le azioni di un piccolo gruppo di attivisti di destra che impediscono ai bambini rom di frequentare la scuola”, ha detto in una nota Cesare Lombroso, consigliere comunale responsabile per l’istruzione.

Decine di studenti del movimento di estrema destra Blocco studentesco hanno annunciato che stavano manifestando in una scuola situata vicino al campo rom contro quello che, secondo loro sul loro sito web, era stato un lancio di sassi da parte dei rom.

“Basta con la violenza dei rom, alcuni italiani non si arrenderanno”, si legge in uno striscione tenuto dai manifestanti di estrema destra, sostenuti dal gruppo neofascista Casapound.

Il capo del Blocco studentesco, Fabio di Martino, come riportato da Casapound sul proprio sito, ha negato di voler vietare ai bambini di frequentare la scuola, pur sottolineando che la manifestazione si è svolta a decine di metri dal campo rom.

Due settimane fa alcuni residenti di un quartiere povero della zona est di Roma hanno attaccato un centro di accoglienza per migranti.

Xaviera Violante

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