Vietata la balneazione in Riviera Ligure: c’è troppi batteri nell’acqua. Con sorpresa di molti, è stato emanato un divieto temporaneo di balneazione il pomeriggio del 27 luglioin piena estate, su 28 tratti di costa Emilia-Romagnapartendo da Goro, nel ferrarese, passando per Pinarella di Cervia (dove è stato poi tolto l’allarme), in Distretto di Ravennaed è arrivato in zona Rimini, dove si trovano 26 dei 28 punti vietati da parte dei sindaci. La causa di questa azione è stata il valore del batterio Escherichia coli che è risultato superiore al valore limite fissato dalla legge.

Il sindaco di Rimini, Jamil Sadegholvaad, che guidava un gruppo di consiglieri che volevano vedere tutto chiaro, ha subito chiesto alla Regione di indire un incontro per risolvere al più presto la questione. È stato programmato un incontro Venerdì 29 luglio: L’urgenza, considerato che c’è una stagione estiva da mantenere dopo due anni di pandemia, è massima. “Ho chiesto alla Regione, all’Ausl Romagna (che è responsabile dei servizi sanitari), e all’Arpae (Agenzia regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia), insieme alle città costiere di Rimini e ad altre romagnole, di partecipare ad un incontro tecnico per analizzare e trovare soluzioni a queste anomalie provenienti da campioni prelevati dall’Arpae, che superavano i limiti normativi”.

Caldo

L’incontro è stato necessario, ha spiegato il sindaco, perché “non c’è alcuna spiegazione tecnica o logica visto che, ad esempio a Rimini, a causa della siccità, le chiuse non si sono ancora aperte sul mare È passato quasi un mese e mezzo e la stessa Hera, che gestisce il ciclo integrale dell’acqua, ha comunicato ufficialmente di non aver riscontrato guasti o difetti nelle reti idriche e fognarie.

Tra i sospettati ci sono temperature torride nelle ultime settimane: “Alcuni esperti hanno avanzato l’ipotesi di un aumento anomalo della temperatura dell’acqua del mare durante questa estate insolitamente calda, provocando uno squilibrio organico che porterebbe al superamento dei valori consentiti. Tutto questo nonostante l’impegno economico del governo per il miglioramento della rete fognaria: ” Da quando ero sindaco di Rimini – ha continuato Sadegholvaad – abbiamo speso tanti soldi 250 milioni di euro per la costruzione della rete separazione dei rifiuti e trasformazione delle acque di sfioro in canali per acque bianche.

Rischi per l’economia regionale

Un “mistero”, secondo il sindaco, che “minaccia di rischio distruggendo intere regioni, intere economieper ragioni che non possono essere individuate, almeno fino ad oggi, razionalmente». Il fenomeno della proliferazione batterica è stato registrato anche in altri mari italiani: e anche in altri luoghi il motivo va ricercato nell’ondata di caldo verificatasi. temperatura del mare, potrebbe essere proprio così provoca “squilibrio organico”, ha affermato il sindaco, il che porterebbe al superamento dei valori consentiti. Livelli confermati direttamente dall’Arpae, che spiega come “sono stati effettuati dei campionamenti da cui sono emerse elevate concentrazioni di batteri Escherichia coli. Si tratta di una situazione anomala che potrebbe essere influenzata dalle alte temperature che si riflettono anche nell’acqua”.

Il monitoraggio in corso è iniziato mercoledì con “il prelievo di campioni d’acqua quattordici punti su ventottoÈ qui che sono stati riscontrati livelli elevati di batteri.” Ma la mattina del 28 luglio sono stati analizzati altri quattordici campioni: “Nel corso della giornata comunicheremo se i quattordici campioni analizzati ieri erano positivi: se sì” ha concluso Arpae, “Vigileremo ogni giorno finché la situazione non si riprenderà”. Intanto i primi controlli hanno portato alla revoca del divieto da parte del Comune di Cervia, che aveva vietato due tratti di mare.