RECENSIONE: I film più divertenti e più tristi di Vary

Il più visto: Revival

Una bella sceneggiatura, un umorismo spiritoso ma popolare e un cast stellare di quattro protagonisti (Krobot, Polívka, Hařmánek, Geišberg) fanno del film di Alice Nellis sui rocker anziani la commedia estiva numero uno.

La cosa più toccante: il pranzo di uno sconosciuto

Foto: kviff.com

Dal film Il pranzo dello sconosciuto

Una fragile storia dall’India su una casalinga solitaria e un vedovo che vuole andare in pensione, ma la cui corrispondenza con una donna sconosciuta lo riporta per un po’ alla sua giovinezza. Non sai mai quali sorprese troverai nel cestino del pranzo.

La più divertente: Viva la libertà

La brillante commedia del regista italiano Roberto Andò, Lunga vita alla libertà, guarda al mondo scottante della politica italiana, che certamente non è molto diverso dal mondo della politica ceca, con buon umorismo, ma relativamente realistico. Il regista utilizza una situazione di base ben nota della storia della letteratura e del cinema: un sincero “idiota” attacca il mondo cinico, sorprendendo tutti e smascherando la loro ipocrisia.

Il più strano: XL

Foto: Sambio

Ólafur Ólafsson nei panni di un politico disgustoso e alcolizzato in XL

Un film islandese in cui un uomo disgustosamente grasso si ubriaca o fa sesso. Uno spettacolo per testardi.

Il più caldo: Maggiore

Russian Major di Yuri Bykov inizia come un dramma psicologico sulla coscienza di un poliziotto che investe accidentalmente un bambino. Ma gradualmente questo diventa un film d’azione piuttosto difficile.

Il più pazzo: il figlio del pastore

Foto: ampia

Il sacerdote (Krešimir Mikič) convince i militari locali a non coinvolgere le armi nella disputa.

Knězovy děti della commedia croata di Vinko Brešan è caratterizzato da un umorismo estremamente folle. Un prete cerca di aumentare il tasso di natalità su una piccola isola in un modo davvero insolito. L’umorismo a volte è così crudo che entriamo in un genere completamente diverso.

La cosa più triste: le immagini sono scomparse

Questo film franco-cambogiano fa rivivere immagini horror della storia recente. A metà degli anni ’70, in Cambogia regnò il caos quando i Khmer rossi iniziarono a uccidere e torturare chiunque non si conformasse alla loro nuova visione di una società contadina “giusta”.

Il compagno Pol Pot e i suoi uomini hanno distrutto la cultura e l’istruzione, hanno bruciato biblioteche e scuole. I residenti contagiati dalla moralità borghese occidentale furono ammassati nei campi di lavoro forzato. Milioni di persone non sono sopravvissute.

Franco Fontana

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