L’Italia richiede i permessi sanitari aziendali

Pubblicato il 17 settembre 2021 alle 9:10Aggiornato il 17 settembre 2021 alle 12:21

Dopo gli obblighi per docenti e operatori sanitari, il governo italiano ha imposto un permesso sanitario alle aziende. Secondo il ministro della funzione pubblica, lieto che l’Italia sia “in prima linea nel mondo”, 23 milioni di persone si prenderanno cura tra dipendenti pubblici e dipendenti del settore privato.

“Stiamo estendendo l’obbligo del ‘green pass’ (il nome del permesso sanitario in Italia) a tutto il mondo del lavoro, pubblico e privato, e lo facciamo per due motivi importanti: rendere più sicuri questi luoghi e rendere più forti le nostre campagne di vaccinazione”, ha affermato il ministro della Salute Roberto Speranza. La decisione è stata presa all’unanimità dal Consiglio dei ministri. L’Italia è diventato il primo Paese europeo ad adottare i permessi sanitari sul lavoro obbligatori, in previsione di una possibile nuova ondata di epidemia questo inverno.

Sospensione senza stipendio

La decisione entrerà in vigore il 15 ottobre. Tutti i dipendenti devono, per accedere al proprio posto di lavoro, presentare un certificato digitale o cartaceo attestante di aver ricevuto almeno una dose del vaccino, di essere risultati negativi o di aver recentemente contratto la malattia e di non essere contagiosi. Coloro che non possono esibire prove saranno sospesi senza retribuzione ma non saranno licenziati. Chi va a lavorare senza permesso sanitario sarà multato fino a 1.500 euro.

Il ministro della Salute ha chiarito che il test sarà gratuito solo per le persone esonerate dalla vaccinazione per motivi medici. Il prezzo non deve superare gli euro per i minori e 15 euro per i maggiori di 18 anni fino al 31 dicembre.

Lo scopo di tali misure, se non imporre la vaccinazione obbligatoria per l’intera popolazione, è quello di aumentare il più possibile i tassi di vaccinazione. Ad oggi, quasi il 75% della popolazione sopra i dodici anni è vaccinata, ovvero 40,46 milioni di persone. Il governo spera di superare l’80% per l’immunità di gregge prima di un calo delle temperature questo autunno e di una recrudescenza delle malattie infettive.

La manifestazione “anti-candela”.

La decisione di richiedere i permessi sanitari aziendali arriva dopo settimane di polemiche tra datori di lavoro che sostengono la vaccinazione obbligatoria per tutta la popolazione e sindacati contrari. Il tutto sullo sfondo di manifestazioni sempre più violente degli “anti-vax”. Le tensioni hanno lasciato la classe politica, in particolare la Lega Matteo Salvini, tra chi sostiene il prolungamento della licenza sanitaria e chi si oppone.

Mario Draghi, invece, non ha mai smesso di essere decisivo, denunciando la “vigliaccheria” di chi si oppone alla campagna di vaccinazione di massa che ha permesso il “normale” ritorno delle scuole e la ripresa dell’attività economica. Si è dichiarato favorevole alla vaccinazione obbligatoria, prima per i dipendenti pubblici e poi per i dipendenti del settore privato. Sarà fatto entro un mese.

Rodolfo Cafaro

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