L’Italia dice addio a Silvio Berlusconi

Mercoledì l’Italia ha salutato il quattro volte primo ministro Silvio Berlusconi con un funerale che ricordava la vita colorata del magnate degli affari, con persone che cantavano slogan calcistici e politici che discutevano se dichiarare il lutto nazionale.

La folla sventolava le bandiere della squadra di calcio AC Milan di Berlusconi, cantando ritmicamente “Silvio, Silvio” mentre la sua bara veniva trasportata nel Duomo gotico di Milano, affiancata dai Carabinieri, che indossavano elmetti piumati per la cerimonia.

All’interno del tempio erano presenti 2.300 persone, tra cui donne, politici e uomini d’affari che hanno accompagnato l’uomo di 86 anni durante la sua ascesa al potere e alla ricchezza.

Marta Fascina, la politica 33enne che è stata la compagna di Berlusconi nei suoi ultimi anni, ha pianto accanto a Marina, la sua figlia maggiore, che dovrebbe ereditare il suo impero mediatico e, alcuni ipotizzano, la sua eredità politica.

Berlusconi sarà cremato e le sue ceneri saranno poste in un mausoleo che ha costruito per sé e la sua famiglia nella sua villa fuori Milano, ha detto a Reuters una fonte vicina alla famiglia.

Il partito conservatore Forza Italia da lui fondato ha dominato la politica italiana per gran parte degli ultimi 30 anni, mentre le sue attività commerciali spaziano dal settore immobiliare all’editoria.

Berlusconi è stato una figura profondamente divisiva, introducendo il modello dell'”uomo d’affari diventato politico”, come ha fatto in seguito l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, con una carriera piena di scandali e processi, ha riferito Reuters.

Al funerale, l’arcivescovo di Milano Mario Delpini è sembrato riconoscerne i punti di forza e le qualità. “Cosa possiamo dire di Silvio Berlusconi? È un uomo: voglia di vita, voglia di amore, voglia di felicità”.

Le divisioni su Berlusconi erano ancora evidenti il ​​giorno del suo funerale, con scontri scoppiati tra migliaia di suoi fan fuori dalla cattedrale e alcune persone che erano venute a criticarlo.

In un’atmosfera più simile a quella di uno stadio che a quella di un funerale, un altro gruppo di sostenitori di Berlusconi ha saltato e ha gridato “chi non salta è un comunista”, un termine che Berlusconi usa spesso per descrivere i suoi avversari politici.

Al funerale hanno partecipato la maggior parte dei leader dei partiti italiani, tra cui il primo ministro Giorgia Meloni, la cui decisione di dichiarare una giornata di lutto nazionale è stata criticata da analisti e politici.

Diversi politici dell’opposizione, tra cui l’ex primo ministro Giuseppe Conte, si sono rifiutati di partecipare alla cerimonia.

Il giorno del lutto non è considerato un giorno festivo, ma piuttosto un tributo simbolico, con le bandiere a mezz’asta negli edifici pubblici. Anche il Parlamento Europeo e la Commissione Europea hanno deciso di rendere omaggio in questo modo.

Al funerale hanno partecipato il presidente italiano Sergio Mattarella e gli ex primi ministri Mario Draghi e Mario Modi, così come l’emiro del Qatar Sheikh Tamim bin Hamad al-Thani e il primo ministro iracheno Mohammed Shia al-Sudani. Era presente anche il primo ministro ungherese Viktor Orbán, ma erano presenti pochi politici europei di spicco.

In un messaggio dei suoi cinque figli pubblicato mercoledì sul principale quotidiano italiano si legge: “Nostro dolce padre, grazie per la tua vita, grazie per il tuo amore, vivrai sempre in noi”.

Girolamo Onio

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