“Non funziona niente, si fa tutto manualmente…” si è lamentato il presidente macchinista all’ERT. La denuncia è gravissima quando il Paese sta vivendo una tragedia indicibile con la collisione mortale di due treni ritrovati sullo stesso binario a Tempi.

Si tratta di un “massacro” avvenuto dopo anni di prima “liberazione” e poi di privatizzazione delle ferrovie in Grecia sotto la responsabilità di tutti i governi, ND, PASOK e SYRIZA che hanno addirittura chiuso e votato l’accordo per privatizzare TRAINOSE nel monopolio italiano di “Ferrovie”.

Nel 2017, durante il regno di SYRIZA – ANEL, il “Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane” ha acquistato TRAINOSE per 45 milioni di euro.

Il debito di OSE di 14,3 miliardi di euro è stato aggiunto al debito pubblico del paese così come il sussidio annuale di TRAINOSE dal bilancio statale. Inoltre, i dipendenti sono stati trasferiti ad altre posizioni nello Stato, nel quadro del programma di “consolidamento”. I costi totali sostenuti dal governo greco hanno raggiunto i 15,719 miliardi di euro.

La compagnia italiana riceve una sovvenzione di 50 milioni di euro all’anno per la gestione di alcune tratte, come specificato nel contratto di obbligo di servizio pubblico (OSP) firmato con il Ministero dei trasporti greco.

Si precisa che il contratto di privatizzazione sottoscritto nel 2017 tra TAIPED e “Ferrovie dello Stato” per la cessione del 100% delle azioni di TRAINOSE non è mai stato reso pubblico.

Naturalmente è ingenuo il governo di ND che nel luglio 2022 ha ratificato in Parlamento un contratto in base al quale la compagnia ferroviaria intascherà 750 milioni di euro per la realizzazione della tratta sulla cosiddetta “linea sterile”.

Il contratto ha una durata di 15 anni, durante i quali la società incasserà 50 milioni annui, senza escludere “aggiustamenti” al rialzo. Per quanto riguarda “linee sterili”, una di queste è la linea Atene – Salonicco!

Il delitto era iniziato prima. Il governo PASOK ha “diviso” l’OSE in società. Questo è il primo passo nella strategia dell’UE per “liberare” le ferrovie, per garantire nuovi campi di profitto senza ostacoli per questi gruppi.

Va notato che i rappresentanti parlamentari del KKE Thanasis Paphilis in un dibattito in Parlamento nel luglio 2022, ha sottolineato l’identificazione di tutti i partiti borghesi con la strategia di “liberazione” dell’UE, che ovviamente porta alla privatizzazione delle ferrovie.