Se ora prevalessero la paura e la menzogna, la politica cambierebbe radicalmente, pensava il sociologo

“L’unico modo per resistere a una campagna basata sulla paura e sulla divisione della società è avere un numero sufficiente di elettori che non votino per il candidato”, ha affermato la politologa e sociologa Petra Guasti. In un’intervista con Linda Bartošová, ha parlato del populismo, delle tendenze pericolose nella società e della visione tradizionale del presidente, che i cechi percepiscono più come un re.

Intervista alla sociologa Petra Guasti. | Video: Blahoslav Baťa, Jakub Zuzanek

“Temo che se la campagna basata sulla paura avrà successo e si tradurrà in una vittoria alle elezioni, allora il modo in cui la politica compete cambierà radicalmente. Perché quando la menzogna rimane impunita, diventa uno strumento standard del marketing politico”, afferma la sociologa Petra Guasti, che tra gli altri guida un team di ricercatori che si occupa di polarizzazione sociale e populismo.

Ha sottolineato che il mondo ha problemi complessi che devono essere risolti in modo completo – e questo è molto difficile da comunicare alle persone. Il populismo non si tira indietro con soluzioni reali. “Se nella campagna affermi di seguire la voce della gente, neghi la responsabilità. È come sedersi sul retro di un’auto senza conducente e lasciare che la voce delle persone prenda il volante”, ha spiegato.

L’accesa campagna politica nelle elezioni presidenziali ha suscitato forti emozioni e ha contribuito ad approfondire le trincee nella società. A suo avviso, la possibilità di “seppellirli” almeno in parte dipende da come si comportano i vincitori e i vinti subito dopo le elezioni. “I candidati vincenti devono stringere la mano agli elettori perdenti e i perdenti devono accettare la sconfitta. Per molto tempo abbiamo pensato che fosse una cosa automatica, ma abbiamo visto negli Stati Uniti che non deve essere così”, ha aggiunto Guasti.

Argomenti principali dell’intervista a Petra Guasti:

0:25 – 3:45 Circa le tre emozioni più utilizzate nelle campagne politiche. Chi di loro ha il sopravvento nelle elezioni presidenziali?

15:45 – 9:35 Come lavorare con l’emozione della paura, perché i marketer politici continuano a evitarla e sottrarsi alle responsabilità? Come rispondere ai politici che oltrepassano il limite dell’etica e invocano la “voce del popolo”?

09:35 – 13:50 Dove possono traboccare queste emozioni negative dopo le elezioni? Abbiamo l’opportunità di “radicalizzare” la società?

13:50 – 16:50 Quale dovrebbe essere il ruolo principale del presidente? Non ci aspettiamo troppo da lui, visto che la sua competenza è garantita dalla costituzione?

16:50 – 20:31 Perché il presidente ceco ha l’abitudine di mancare di rispetto alla costituzione? Quali sono le possibilità di un’elezione presidenziale indiretta, tenutasi l’ultima volta nella Repubblica Ceca nel 2008, potenzialmente come è oggi?

Franco Fontana

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