‘La porta chiusa del nostro egoismo.’ Papa Francesco celebra messa a Budapest, parla di gentilezza verso i migranti | iRADIO

Papa Francesco ha celebrato domenica una messa all’aperto a Budapest, dove, tra l’altro, ha invitato decine di migliaia di fedeli ad aprire il cuore e le porte alla sofferenza, alle persone bisognose e ai migranti in cerca di rifugio. Con il bel tempo, più di 50.000 persone si sono radunate nella piazza vicino alla sede del parlamento ungherese, riferisce l’agenzia di stampa AP.




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Al servizio hanno assistito anche politici ungheresi, tra cui il primo ministro Viktor Orbán, noto per la sua posizione dura nei confronti dei rifugiati provenienti dai paesi musulmani.

La messa è stata il culmine di una visita di tre giorni del capo della Chiesa cattolica iniziata venerdì. Il papa è arrivato in piazza Lajose Kossuth poco prima delle 9 CET con il furgone del papa, e poi è salito sul palco su una sedia a rotelle, che usa a causa di un ginocchio dolorante. Alla messa hanno assistito centinaia di rappresentanti della Chiesa ungherese, ma anche politici tra cui il primo ministro Orbán, il presidente Katalin Nováková e gli ex presidenti János Áder e Pál Schmitt, riporta Index.hu.


Papa Francesco incontra i profughi in Ungheria. Ha fatto appello ai poveri e ai bisognosi perché non vengano dimenticati

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“È molto doloroso e triste vedere la porta che si chiude davanti a te. La porta che si chiude sul nostro egoismo verso gli altri, la porta che si chiude sull’individualismo in una società sempre più isolata, la porta che si chiude sulla nostra indifferenza verso i sofferenti e gli svantaggiati, la porta che si chiude su di noi a chi ci è straniero, verso gli immigrati e i poveri”, ha detto il Papa nella sua omelia. Durante la sua visita in Ungheria, ha fatto diversi accenni alla necessità di ospitalità per gli stranieri, anche riferendosi alle parole del santo patrono dell’Ungheria, Santo Stefano.

Francesco ha apprezzato il fatto che l’Ungheria stia ricevendo decine di migliaia di profughi dall’Ucraina, e sabato ha incontrato centinaia di profughi a St. Elisabetta. Le sue parole sono in netto contrasto con la durezza con cui il governo ungherese tratta i rifugiati provenienti da paesi extraeuropei. Orbán afferma che l’Ungheria deve difendere i suoi confini e la sua cultura. Tuttavia, sta anche costruendo l’immagine di un politico che sostiene i valori cristiani.

Il Papa è arrivato venerdì in Ungheria e ha già incontrato il presidente Nováková, il primo ministro Orbán, rappresentanti della comunità ecclesiale e della società civile. Domenica è tornato in Vaticano.

CTK

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Franco Fontana

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