La Polonia si trova ad affrontare un’altra spaccatura diplomatica. Scholz ha chiesto spiegazioni sulla questione della vendita dei visti

Scholz sabato ha affermatoche la Polonia deve spiegare le accuse secondo cui i consolati polacchi in diversi paesi africani e asiatici stanno vendendo visti di lavoro sotto il regime accelerato per migliaia di dollari.

In un incontro con i suoi colleghi del Partito socialdemocratico a Norimberga, ha affermato che la Polonia rilascia persone senza controllo attraverso il suo territorio, il che potrebbe influenzare le politiche di asilo di altri paesi.

Ha detto che le persone che arrivano in Polonia devono essere registrate e sottoporsi alle procedure di asilo. Ha menzionato anche i visti concessi a pagamento e ha sottolineato la necessità di negoziati con il governo polacco.

Il capo della diplomazia polacca ha successivamente definito le dichiarazioni di Scholz sui social network una violazione del principio dell’uguaglianza sovrana degli Stati e un tentativo di interferire negli affari interni della Polonia. Egli ha esortato Scholz ad evitare dichiarazioni che potrebbero danneggiare le relazioni polacco-tedesche.

Secondo le ultime informazioni, alcuni funzionari del Ministero degli Affari Esteri polacco sono sospettati di consentire ai migranti di ottenere i visti in regime accelerato pagando intermediari senza controlli adeguati. Lo scandalo è emerso dopo che altri paesi dell’area Schengen dell’UE hanno informato la Polonia dell’elevato numero di persone in possesso di visto polacco.

Ma il governo polacco afferma che il problema riguarda solo poche centinaia di casi e accusa l’opposizione e i media di esagerare la situazione. Finora sono state denunciate sette persone.

Franco Fontana

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