Salvini è ancora in crisi

Leader all’estrema destra Matteo Salvini oggi continua a controllare il suo partito, la Liganonostante i problemi delle ultime elezioni politiche italiane e le divergenze sorte con il suo fondatore, Umberto Bossy, e la vecchia guardia della formazione. Salvini ha incontrato il Consiglio Federale della Lega e ha ottenuto il “pieno mandato” per continuare le trattative sulla formazione di un nuovo Governo con i suoi alleati, Il conservatore Silvio Berlusconil, leader di Forza Italia, e l’ultra Giorgia Meloni, dei Fratelli d’Italia, vincitrice delle elezioni e possibile prossimo premier. Salvini nei giorni scorsi è stato però al centro delle critiche all’interno della Lega stessa per il crollo del suo partito alle elezioni, passato dal 18% dei voti conquistati nel 2018 ad oggi non superando il 9%.

Salvini ha preso il controllo della Lega Nord nel dicembre 2013, quando era un partito di minoranza che perseguiva l’indipendenza del nord Italia guidato dall’isterico Umberto Bossi, ma è riuscito a catapultarlo rinunciando a quell’ambizione e trasformandolo in un ultranazionalista. formazione, diffondendola in tutto il paese. Nell’ultimo decennio, i politici hanno goduto di una leadership senza ostacoli grazie alla crescita della Lega, con cui è arrivata a governare Movimento 5 Stelle tra il 2018 e 2019, ma ora che è confermato il calo, iniziano a emergere voci critiche. Uno di loro, forse il più importante, fu Bossi, fondatore della sempre controversa Lega Regionalista e che, in maniera provocatoria, nel 1995 proclamò addirittura la separazione del Nord intrappolato nelle acque del Po, confine di il suo stato “immaginario”. Bossi, 81 anni e con importanti problemi di salute, ha da poco fondato quella che viene chiamata “Comitato per il Nord”una fazione all’interno della Lega che ha promesso di essere critica nei confronti della strategia nazionale di Salvini e di reagire al prossimo congresso del partito.

Salvini resta comunque concentrato sulla quota che prenderà nel prossimo governo, che dovrà formarsi dopo el 13 ottobre Nasce il Nuovo Parlamento e l’avvio delle trattative guidate dal capo dello Stato Sergio Mattarella. Salvo sorpresa, cadrà il compito di formare l’Esecutivo melone, che con il 26% dei voti risulta vincitrice delle elezioni e potrebbe diventare la prima donna a guidare un governo nella storia italiana. Salvini, Meloni e Berlusconi condividono una coalizione quindi dovrebbero condividere il portafoglio del prossimo governo e il primo a convincere oggi di avere già “donne e uomini di valore che possono ricoprire incarichi di grande responsabilità”.

Rodolfo Cafaro

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