Una società statale cinese ha acquistato con successo e “segretamente” un produttore italiano di droni!

All’insaputa delle autorità italiane ed europee, secondo un rapporto del Wall Street Journal, il produttore italiano di droni militari è caduto nelle mani di due società statali cinesi più di tre anni fa tramite una società estera.

Mars Offshore Information Technology (HK) ha avviato il processo di trasferimento della proprietà tecnica e intellettuale di Alpi in un nuovo sito produttivo in Cina.

Mars ha acquistato una partecipazione del 75% nel produttore italiano di droni Alpi Aviation nel luglio 2018 per 4 milioni di euro o 4,6 milioni di dollari. Mars ha anche investito altri 1,5 milioni di euro in Alpi, che la polizia italiana ha descritto come un pagamento in eccesso.

Le autorità italiane stanno indagando sull’accordo del 2018, compreso se Alpi avrebbe dovuto notificare al governo italiano la vendita della partecipazione e se Alpi avesse trasferito tecnologia e avviato la produzione in Cina.

Mars quotata alla Borsa di Hong Kong appena due mesi prima dell’operazione Alpi.

La polizia ha concluso che Mars era una società di copertura collegata a due società statali cinesi.

La polizia ha rintracciato la proprietà di Alpi da parte di Mars alla China Railway Rolling Stock Corp, o CRRC – un’importante compagnia ferroviaria statale cinese – e ad un gruppo di investimento controllato dal governo della città di Wuxi. Un rapporto Reuters di settembre ha denominato il gruppo di investimento China Corporate United Investment Holding.

Alpi ha fornito droni all’Aeronautica Militare italiana per l’impiego in Afghanistan.

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Secondo il giornale, il produttore italiano di droni ha negato di aver violato le leggi sul trasferimento di informazioni e tecnologie strategiche al di fuori dell’Italia. La società ha inoltre affermato che la vendita delle sue azioni è stata effettuata in modo trasparente ed è stata effettuata al valore equo.

Tuttavia, le aziende europee sono tenute a denunciare alle autorità le relative acquisizioni dall’estero, soprattutto se l’operazione riguarda il settore della sicurezza. Nel 2018, l’U.E. stabilisce un nuovo quadro per esercitare un maggiore controllo sulle acquisizioni cinesi.

Il governo italiano ha il diritto di veto sulle acquisizioni da parte di acquirenti extra-UE in settori ritenuti strategicamente importanti, come la difesa e le comunicazioni.

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Fonte

Xaviera Violante

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