Tensioni tra Francia e Italia. Roma ha rifiutato di accettare una nave che trasportava più di 200 rifugiati, attraccando infine a Tolone | iRADIO

Si apre la crisi tra Parigi e Roma. Con queste parole il quotidiano francese Le Parisien ha descritto le tensioni tra Francia e Italia a causa della nave Ocean Viking, che trasportava 234 migranti, tra cui diverse decine di bambini, nella città portuale francese di Toloun. L’Italia non ha permesso alla nave di ancorare al largo delle sue coste. Secondo Parigi, il suo Paese si è comportato in modo irresponsabile.




Da un corrispondente abituale
Tolone

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La nave Ocean Viking trasportava più di 200 migranti nel porto francese di Tolone, respinto dall’Italia | Foto: Antonio Parrinello | Fonte: Reuters

Le autorità, secondo una fonte della polizia televisiva TV BFM i profughi furono portati in un luogo di villeggiatura vicino a Tolone. I migranti sono stati portati sulla costa francese a bordo di una nave dell’organizzazione SOS Méditerranée. A bordo c’erano 234 persone, tra cui decine di bambini. Trascorsero quasi tre settimane in mare.

Alcuni di loro versavano in condizioni di salute così precarie che negli ultimi giorni gli elicotteri hanno evacuato diverse persone. A bordo è presente anche un medico per stabilire chi dovrà sbarcare per primo.

Le autorità francesi devono ora determinare quali rifugiati hanno diritto all’asilo e chi alla fine dovrebbe essere rimpatriato in territorio africano. La Francia avrebbe dovuto accogliere la metà della popolazione, la Germania un terzo. Il resto sarà diviso tra dieci Stati, ad esempio Croazia, Bulgaria o Portogallo.

Questo caso si riduce alla cooperazione reciproca tra Parigi e Roma. Il ministro dell’Interno francese Gérald Darmanin ha sottolineato che l’Italia non si è comportata come un paese europeo responsabile. Secondo lui lo Stato uscirà da questo caso come la parte perdente.

Rafforzare i controlli alle frontiere

Diversi paesi dell’Unione Europea, ad esempio Germania e Francia, hanno concordato in estate un meccanismo di ridistribuzione dei rifugiati. La Francia ora lo ha sospeso con effetto immediato, il che significa che non accetterà circa 3.500 migranti dall’Italia come previsto fino alla prossima estate.

Inoltre, la Francia ha rafforzato i controlli alle frontiere italiane. Lo riferiscono fonti del quotidiano le Monde per il Viminale questo significa che più profughi verranno rimpatriati in Italia.

Il primo ministro italiano Giorgia Meloni ha descritto la reazione di Parigi come aggressiva, incomprensibile e ingiustificata. Ha sottolineato che quest’anno l’Italia ha accolto circa 90.000 migranti e ha sottolineato la cooperazione reciproca tra i paesi dell’UE, basata sul principio secondo cui ogni paese ridistribuirebbe meno del dieci per cento della sua popolazione, vale a dire circa ottomila rifugiati arrivati ​​in Italia.

Il ‘cavallo di Troia’ delle migrazioni

Ma finora gli stati hanno ridistribuito solo 117 persone, mentre la Francia ne ha accolte 38. Meloni ha detto di non capire la rabbia della Francia.


Il 70% di persone in più rispetto allo scorso anno. Frontex conta l’immigrazione clandestina di quest’anno nell’Unione europea

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Secondo lui in nessun accordo è espressamente stabilito che secondo gli accordi internazionali l’Italia dovrebbe essere l’unico porto ad accogliere i profughi. Originariamente la nave avrebbe dovuto salpare verso il porto più vicino, in questo caso l’Italia.

Secondo il capo del governo italiano l’unica opzione è quella di proteggere meglio le frontiere esterne dell’Unione europea, cosa che avrebbe dovuto comunicare in un incontro con il presidente francese Emmanuel Macron e il cancelliere tedesco Olaf Scholz.

Ci sono divergenze di opinione tra i politici francesi riguardo alla questione dell’accoglienza dei rifugiati. Ad esempio, l’ala sinistra, così come i partiti del presidente Macron e della presidente dell’Assemblea nazionale Yaël Braun-Pivet, sostengono la sua attuazione.

Si oppongono invece i gruppi di estrema destra, in particolare l’ex candidata presidenziale Marine Le Pen. Il candidato repubblicano alle presidenziali Bruno Retailleau ha definito le barche dei migranti il ​​cavallo di Troia dell’immigrazione incontrollata.

Martin Balucha, via

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Franco Fontana

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