Stampa internazionale: Israele forma un governo d’emergenza – La Germania vuole facilitare le deportazioni

Negli Stati Uniti, Quello giornale di Wall Street scrivere: “Israele forma un governo di unità nazionale per combattere la guerra». I politici dell’opposizione hanno sostenuto Netanyahu mentre gli attacchi a Gaza si intensificano e presto si prevede un attacco israeliano sul terreno. Quello New York Times hanno titoli di studio: “Israele forma una coalizione unita per organizzare la guerra”. Netanyahu ha affermato che “Hamas scomparirà”. A loro Financial Times noi leggiamo: “Netanyahu forma un governo di coalizione”. Il primo ministro ha messo al governo un rivale di centrodestra, mentre il blocco di Gaza ha spento la sua unica centrale elettrica. Finalmente Washington Post: “Confini chiusi e bombe strangolano Gaza”. Non si sa ancora dove si trovi la Striscia di Gaza mentre Israele si prepara a effettuare operazioni di terra.

In Francia, Quello Umanità scrivere: “Hamas, il più grande nemico della Palestina”. Almeno 1.200 israeliani sono stati uccisi nei massacri compiuti dal gruppo islamista. Quest’ultimo gruppo, al potere a Gaza dal 2007, controlla il territorio con il pugno di ferro. SU Liberazione noi leggiamo: “Attacco di Gaza: Israele pronto alla guerra”. Cinque giorni dopo l’attacco terroristico di Hamas, la formazione di un governo di emergenza ha segnalato un’offensiva di terra da parte dell’esercito israeliano, che continua a martellare Gaza. QUELLO le Monde ha il titolo di oggi: “In Israele, l’entità del massacro di civili”. I soldati israeliani hanno aperto ai giornalisti le porte di Kfar Azha, dove Hamas ha ucciso civili. Finalmente è tutto Le Figaro: “Kfar Aza, il massacro che ha inorridito il mondo”. Il massacro dei kibbutz dei kibbutz nel sud di Israele da parte di Hamas ha attirato la condanna dell’Unione Europea e degli Stati Uniti che hanno dichiarato il loro sostegno a Israele.

In Germania, Quello Frankfurter Allgemeine Zeitung scrivere: “Il governo vuole facilitare le deportazioni e l’accesso al lavoro”. Il ministro degli Interni della coalizione del Patto sulla migrazione II, Nancy Fesser, ha sottolineato che le responsabilità umanitarie saranno rispettate. SU Suddeutsche Zeitung noi leggiamo: “Il governo vuole facilitare le deportazioni”. Il governo federale ha presentato un piano in dieci punti. Il piano è che i richiedenti asilo saranno trattenuti più a lungo e i criminali saranno deportati più facilmente. Finalmente è tutto Mati Welt: “Quando il terrore invade un piccolo kibbutz.” Re’im è il paradiso. Ora molte persone sono morte. Il giornale ha pubblicato notizie dalla zona.

In Inghilterra, Quello Tempo scrissero: “Coalizione in Israele pronta all’attacco”. Netanyahu sta formando un nuovo governo, mentre le truppe dovrebbero entrare a Gaza la prossima settimana. QUELLO Custode ha un titolo: “Gli israeliani sono combattuti tra paura, dolore e attesa”. Allo stesso tempo, la testimonianza del Kibbutz Be’eri parla di pogrom. Finalmente è tutto Telegrafo quotidiano: “La famiglia reale condanna gli attacchi di Hamas come terrorismo”. Il re ha accusato Hamas di “tattiche barbare”, mentre la BBC ha accolto gli appelli a smettere di usare il termine “militante”.

In Italia, Quello La Repubblica scrivere: “Prigionieri di Gaza”. Trattative feroci con l’Egitto sui corridoi umanitari, ma l’unica via d’uscita è bloccata e i civili sono intrappolati. La Striscia di Gaza è al buio da quando l’ultima centrale elettrica ha smesso di funzionare. SU LaStampa noi leggiamo: “Notte di Gaza”. La centrale elettrica è chiusa, la Striscia di Gaza è al buio. QUELLO Il Messaggero ha il titolo di oggi: “L’assedio di Gaza”. Israele ha richiamato 300.000 riservisti e ha affermato che gli edifici civili erano “obiettivi legittimi”. Hamas ferito all’ospedale di Ashkelon, scontri al confine con il Libano. Finalmente è tutto Corriere della Sera: “Gaza, blocco e oscurità”. Spegni l’ultima centrale elettrica e i civili rimangono intrappolati. Allo stesso tempo, Israele parla di un’operazione senza precedenti.

In Spagna, Quello El Pais scrivere: “Il governo di coalizione in Israele prepara un’offensiva di terra”. Netanyahu ha rafforzato il governo con l’inclusione di due ex generali, mentre il principale leader dell’opposizione, Yair Lapid, ha negato di avere collusioni nel governo con elementi di destra. Ed esso mondo: “Israele si unisce al governo di emergenza per rispondere ad Hamas”. Il centrista Gantz si è unito al governo Netanyahu per intensificare l’offensiva, mentre si parla di integrazione anche della sinistra.

Xaviera Violante

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