Moody’s punta sul settore bancario statunitense: declassa 10 piccole banche, rivede il rating del leader del settore e abbassa le prospettive per altre banche

Ieri l’agenzia di rating Moody’s ha abbassato il rating sul passivo di 10 piccole e medie banche americane, rivisto i rating delle maggiori banche e peggiorato ulteriormente l’outlook sui rating di altre 11 banche.

Tra i dieci con rating ridotto, ad esempio, una casa di banca
M&T Bank, Pinnacle Financial, BOK Financial o Webster Financial.

Il peggioramento delle prospettive di valutazione del rating riguarda, ad esempio, le banche Capital One, Citizens Financial e Fifth Third Bancorp.

I rating delle principali banche come Bank Of sono stati poi rivisti New York Mellon, US Bancorp, State Street, Truist Financial, Northern Trust o Cullen/Frost Bankers.

Secondo Moody’s, le banche statunitensi continuano ad affrontare i rischi legati ai tassi di interesse e all’asset-liability management (ALM) con conseguenze sulla liquidità e sull’adeguatezza patrimoniale. Alla fine della politica monetaria non convenzionale di I partiti La Fed drena i depositi in tutto il sistema e tassi di interesse più elevati riducono il valore delle attività a tasso fisso.

Allo stesso tempo, molte banche statunitensi stanno mostrando una crescente pressione lato generare profitti, il che riduce la loro capacità di generare nuovo capitale. Ciò è stato fatto in previsione di una lieve recessione all’inizio del prossimo anno. La qualità degli asset diminuirà e alcune banche potrebbero anche incontrare problemi nei loro portafogli di immobili commerciali.

Le banche statunitensi di piccole e medie dimensioni sono state sottoposte a forti pressioni all’inizio di quest’anno in risposta al crollo della Silicon Valley Bank e della Signature Bank, che ha provocato un forte calo dei volumi dei depositi in tutto il settore. Il problema si è esteso anche all’estero, dove il Credit Suisse è stato rilevato dalla rivale UBS.

La Fed statunitense ha alzato i tassi di interesse l’ultima volta a luglio al 5,25-5,5%.


Vladimir Urbanek

Nel “settore” da oltre 20 anni.Dopo diversi anni di esperienza pratica nel commercio di titoli, Vladimir Urbanek negli ultimi 15 anni ha coperto i mercati dei capitali nazionali ed esteri.

Considera importante l’esperienza, o meglio i possibili confronti con il periodo prima dell’ultima grande crisi del 2008-2009.

Franco Fontana

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