Italia: Giovedì ad Atene la Meloni

Georgia Meloni si prepara a trasferirsi ad Atene. All’ordine del giorno, secondo il Corriere della Sera, c’è l’immigrazione e la revisione del Patto di stabilità

Da notare l’approfondimento della stampa italiana sulla visita di giovedì di Georgia Meloni, confermato anche da Atene. In termini di immigrazione, l’Italia è sotto forte pressione poiché il centro chiuso per immigrazione e rifugiati di Lampedusa è ancora una volta sovraffollato. Roma e Atene sostengono la protezione delle frontiere esterne dell’UE e chiedono il rafforzamento dei flussi migratori legali contrastare, allo stesso tempo, l’immigrazione irregolare e traffico di esseri umani.

In Italia, dopo gli arrivi record di migranti quest’estate, soprattutto dalla Tunisia, i membri del governo e le autorità regionali hanno insistito sul fatto che Bruxelles debba sostenere l’adesione dei paesi mediterranei all’Unione europea in modo più dinamico.

Le speranze dell’Italia da un governo Mitsotakis

Allo stesso tempo, riguardo alla revisione del Patto di stabilità, il governo georgiano Meloni ha sostenuto che è necessario sostenere lo sviluppo e gli investimenti pubblici. La questione verrà discussa approfonditamente con Kyriakos Mitsotakis che, secondo fonti del governo italiano, sostiene a potrebbe essere utile una revisione sostanziale di una serie di elementi: il periodo di recessione che sta attraversando l’economia tedesca, che nel giugno 2024 si terranno le elezioni generali in Europa e che la presidenza di turno spagnola dell’UE non si oppone a questi sviluppi.

“Secondo Meloni, il primo ministro della Grecia può fungere da ponte tra il gruppo euro del Partito popolare europeo e il gruppo conservatore”, scrive il quotidiano finanziario italiano Il Sole 24 Ore. “Ma in generale la Grecia può essere un alleato dell’Italia, perché per molti versi gli interessi dei due paesi sono allineati”, aggiunge il quotidiano.

Secondo le informazioni, in ultima analisi, i due primi ministri faranno riferimento al settore energetico, nonché alla situazione generale nell’intera regione del Mediterraneo centrale e orientale.

Fonte: DW – Theodoros Andreadis-Syngellakis, Roma

Girolamo Onio

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