E l’Italia sta cercando di superare il grosso problema della puntualità e dei continui aumenti dei prezzi. L’obiettivo è riuscire a far risparmiare alle famiglie italiane circa quattro miliardi di euro. Dall’inizio di ottobre fino alla fine dell’anno nei maggiori supermercati italiani i prezzi dei principali prodotti di largo consumo subiranno una riduzione.

Sulla base di quanto noto finora, l’elenco specifico dei prodotti non sarà applicato dal governo, ma i supermercati, a loro discrezione, metteranno adesivi con la bandiera italiana sui prodotti alimentari e non solo sugli articoli che saranno soggetti alla politica. tenendo bassi i prezzi.

“Si tratta davvero di uno sforzo collettivo, per ridurre drasticamente l’inflazione”, ha affermato Adolfo Urso, il ministro incaricato di sostenere la produzione nazionale e promuovere il Made in Italy. Tutto il movimento sarà sostenuto dalle aziende produttrici di prodotti alimentari, che inizialmente hanno avuto un atteggiamento negativo, così come dagli artigiani italiani,

Le associazioni dei consumatori, però, non sono del tutto soddisfatte. Essi hanno sottolineato che non erano stati invitati a partecipare alla preparazione di questa iniziativa e hanno chiesto un controllo per verificare se i prezzi sarebbero stati effettivamente ridotti.

I prezzi dell’olio d’oliva sono aumentati vertiginosamente

Nei prossimi venti giorni dovranno essere definiti ulteriori dettagli con un’informativa dettagliata al pubblico acquirente. Ma il problema è evidente anche in Italia.

Basti pensare che prima dello scoppio della guerra in Ucraina, un litro di olio d’oliva puro nei supermercati costava tre euro o più. Ormai è quasi impossibile trovarlo, chiunque, per meno di otto euro.

Tuttavia sono arrivate diverse offerte. In alcune catene di supermercati, dalle otto alle dieci di sera i prezzi dei prodotti sono sempre ridotti del 10%, mentre ogni due settimane si tiene la “giornata delle offerte calde”, con uno sconto del 20% applicabile su tutti i prodotti.

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