Almeno quattro persone sono morte in incidenti causati da incendi boschivi in ​​molte località del Sud Italia.

Nell’isola della Sicilia, la più colpita dagli incendi, sono stati spenti 86 incendi grandi e piccoli.

L’incendio divampato ieri intorno all’aeroporto di Palermo, in Sicilia, si è propagato nella notte. Nell’area dell’incendio sono stati rinvenuti due corpi carbonizzati.

L’aeroporto di Palermo, chiuso al traffico aereo nella notte a causa di un incendio, ha riaperto questa mattina per alcuni voli.

Circa 1.500 persone sono state evacuate dalla zona a causa di un incendio vicino all’aeroporto di Palermo.

L’ospedale Cervelo è ancora avvolto dal fumo delle fiamme che si sono propagate alla città di Palermo, mentre dall’ospedale sono state evacuate circa 200 persone.

Anche il parco archeologico di Segesta, di epoca greca, è stato avvolto dalle fiamme.

In Sicilia, dove proseguono le attività antincendio via terra e via aerea, sono rimasti feriti un forestale e due vigili del fuoco.

Un uomo di 98 anni è morto in un incendio vicino alla sua abitazione nel comune di Cardeto in Calabria.

Inoltre, una donna di 88 anni è morta perché l’equipe medica non è riuscita a contattarla.

Attualmente nella regione Calabria si contano circa 80 incendi, grandi e piccoli.

A seguito degli incendi boschivi scoppiati vicino alla città di Vieste, sulla costa adriatica della Puglia, nel sud-est del paese, circa 2.000 turisti sono stati evacuati da tre alberghi.

Mentre le attività antincendio continuavano nella regione meridionale, le alte temperature e i venti hanno ostacolato gli sforzi dei vigili del fuoco.

Le regioni Lombardia e Veneto nel nord Italia stanno affrontando forti grandinate e condizioni meteorologiche tempestose.

La Regione Lombardia si prepara a chiedere al governo centrale di dichiarare lo stato di emergenza a causa del nubifragio che finora ha distrutto numerosi alberi e segnali stradali, danneggiato edifici e veicoli e provocato la morte di due persone.