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Domani papa Francesco formalizzerà la nomina di 21 nuovi cardinali, tra cui tre cardinali argentini, in un nuovo passo nel rinnovamento della Curia romana con cui cerca di universalizzare il corpo cardinalizio che deve eleggere i propri successori.

Il papa presiederà il suo nono Concistoro pubblico che inizierà alle 10 ora locale (le 5 in Argentina) da pontefice, con il quale inaugurerà la creazione di nuovi cardinali, tra cui l’argentino Víctor Manuel Fernández, prefetto del Dicastero della Dottrina della Fede. ; Alla cerimonia parteciperanno l’arcivescovo di Córdoba, Ángel Rossi, e il monaco Luis Dri, che all’età di 96 anni verrà da Buenos Aires.

I nuovi porporati si uniranno ad altri quattro porporati argentini già facenti parte del Collegio cardinalizio: l’ex prefetto del Dicastero delle Chiese Orientali Leonardo Sandri; l’ex arcivescovo di Buenos Aires Mario Poli; arcivescovo emerito di Tucumán Luis Villalba ed ex capo dell’arcidiocesi di Paraná Estanislao Karlic.

Con questa nuova formazione, il numero dei cardinali “elettori” – cioè quelli sotto gli 80 anni che hanno diritto di voto nel conclave per eleggere il nuovo Papa – rimarrà a 137 persone.

A partire da domani, 99 cardinali votanti, ovvero il 72%, saranno nominati da Papa Francesco durante il suo mandato decennale.

Gli ultraottantenni, senza possibilità di voto, da domani saranno 105, anche se nel corso dell’anno raggiungeranno il limite di età altri cinque cardinali.

Dei cardinali argentini, Fernández (61 anni), Rossi (65 anni), Poli (75 anni) e Sandri (79 anni fino al 18 novembre) resteranno elettori da domani, mentre Villalba (88 anni) e Karlic (97 anni), a parte Dri, hanno già superato il limite di età.

Con le 21 nuove creazioni, il Papa creerà un Collegio cardinalizio con rappresentanti di 90 Paesi, geograficamente distribuiti per rappresentare “l’universalità della Chiesa, che continua ad annunciare l’amore misericordioso di Dio a tutti gli uomini della Terra”, come ha spiegato. Francesco ha annunciato i nuovi cardinali all’inizio di luglio.

Tra i porporati che domani riceveranno la berretta porpora ci sono anche il prefetto del Dicastero dei vescovi, l’americano Robert Francis Prevost; capo del Dicastero delle Chiese Orientali, l’italiano Claudio Gugerotti, già nunzio in Ucraina dal 2015 al 2020; ed Emil Paul Tscherrig della Svizzera, che ha servito come ambasciatore del Vaticano in Argentina tra il 2012 e il 2017.

Un altro importante ingresso nel collegio cardinalizio è il vescovo gesuita di Hong Kong, Stephen Chow Sau-yan, che nelle scorse ore si è offerto di fare da “ponte” tra Cina e Vaticano per giungere all’instaurazione di relazioni diplomatiche tra i due Paesi.

Un altro neo-cardinale è l’attuale nunzio (ambasciatore del Vaticano) negli Stati Uniti, Christophe Louis Georges Pierre di Francia. Faranno parte del Collegio cardinalizio anche il Patriarca latino italiano di Gerusalemme, Pierbattista Pizzaballa; Stephen Brislin del Sud Africa, presidente della Conferenza episcopale cattolica sudafricana nel 2019; e l’arcivescovo di Bogotá, Luis José Rueda Aparicio.

Altri arcivescovi metropoliti da creare cardinali sono l’arcivescovo di Madrid, José Cobo Cano, oltre all’arcivescovo di Lodz, Grzegorz Rys di Polonia, l’arcivescovo di Juba, Stephem Ameyu Mulla e l’arcivescovo coadiutore di Tabora, in Tanzania, Protase Rugambwa .

Altri cardinali under 80 a cui, da domani, sarà data l’autorità di eleggere un nuovo Papa, se necessario, sono il vescovo di Penang (Mali), Sebastian Francis; da Ajaccio, monsignor François-Xavier Bustillo; Il vescovo ausiliare di Lisbona, Américo Manuel Alves Aguiar, e il rettore maggiore dei salesiani, sacerdote Ángel Fernández Artime.

Oltre ai 18 nuovi cardinali con diritto di voto, il Papa e Dri hanno nominato anche due cardinali che hanno più di 80 anni: il nunzio apostolico Agostino Marchetto e l’arcivescovo emerito di Cumaná (Venezuela), Diego Rafael Padrón Sánchez.

Dopo l’insediamento dei nuovi cardinali, il Papa guiderà un pomeriggio di preghiera ecumenica per il Sinodo dei vescovi che, a partire da martedì 4, riunirà per quasi un mese in Vaticano più di 450 religiosi e laici per una riflessione. sui problemi della vita della Chiesa.

In questo contesto, riferisce la Santa Sede, i nuovi cardinali saranno presenti insieme al Papa alla messa di apertura del Sinodo dei vescovi, il 4 ottobre, alle ore 9, in piazza San Pietro.

Nel Collegio cardinalizio, il cardinale più giovane è Giorgio Marengo d’Italia, 49 anni, nato nel giugno 1974, mentre Karlic e Alexandre do Nascimento dell’Angola sono i due più anziani, con 97 anni.

In base alla nuova nomina, 112 dei 242 cardinali complessivi, tra elettori e non elettori, proverranno dall’Europa, mentre al secondo posto con il maggior numero di cardinali si colloca l’America Centro-Sud (37), seguita dall’Asia (33), Africa (29), Nord America (27) e Oceania (4).

Nel caso dell’argentino Dri, anche se non sarà presente alla cerimonia di sabato, sarà considerato creato, come prevede l’articolo 36 della Costituzione dell’Universi Dominici Gregis, promulgata da Papa Giovanni Paolo II nel 1996.

Secondo le disposizioni, l’assenza fisica di un nuovo cardinale alla cerimonia, per motivi di salute o problemi di trasporto (come è accaduto nel novembre 2020, quando il concistoro si è svolto in mezzo alla pandemia, o nell’agosto 2022, quando il cardinale ghanese Richard Kuuia Baawobr ha subito un infarto all’arrivo a Roma), non gli impedì di diventare cardinale a pieno titolo.

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Rodolfo Cafaro

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