Il Parlamento europeo ha adottato la risoluzione che chiede un’azione contro il governo serbo

Il Parlamento europeo ha adottato una risoluzione sugli ultimi sviluppi nel dialogo tra Serbia e Kosovo, in cui invita il Consiglio dell’Unione europea e la Commissione europea ad agire contro il governo serbo se verrà dimostrato il suo coinvolgimento diretto negli attentati. il 24 settembre a Banjska, nel nord del Kosovo.

Il relatore del Parlamento europeo per la Serbia, Vladimir Bilčik, ha annunciato che la risoluzione è stata adottata sul social network X.

“Abbiamo bisogno di un’indagine approfondita sull’attacco a Banjska e che venga fatta giustizia”. Anche Belgrado e Pristina devono riprendere un dialogo pacifico e costruttivo con la mediazione dell’Unione europea”, ha affermato Bilick dopo la votazione della risoluzione in Parlamento.

Il deputato europeo Klemen Grošelj, in una dichiarazione al corrispondente europeo di N1, prima dell’inizio della seduta odierna a Strasburgo, ha spiegato che le possibili misure non saranno dirette contro i cittadini serbi.

“Il messaggio è chiaro: non imponiamo sanzioni ai cittadini, non sono sanzioni contro la Serbia”. “Prima di tutto bisogna svolgere un’indagine, alla quale la Serbia partecipi pienamente, e coloro che ne sono i colpevoli, i promotori, gli organizzatori… saranno sanzionati, ma solo se tutti i fatti saranno provati”, ha spiegato Grošelj.

Nella risoluzione si chiede alle autorità serbe di collaborare pienamente nelle indagini sull’attacco alla polizia del Kosovo a Banjska e di estradare il responsabile del conflitto Milan Radoičić alle autorità del Kosovo.

All’UE è stato chiesto di seguire l’esempio degli Stati Uniti e di imporre sanzioni a Radoicic.

Entrambe le parti sono state invitate a riprendere il dialogo e a lavorare per la riduzione dell’escalation, ed è stato sottolineato in particolare che la parte serba deve fermare la retorica incendiaria e il comportamento militare aggressivo al confine con il Kosovo, come affermato.

Pristina è stata tenuta a istituire senza ulteriori indugi un’Associazione/Comunità di Comuni a maggioranza serba (ZSO), in conformità con gli Accordi di Bruxelles del 2013 e 2015, la Costituzione del Kosovo e la decisione della Corte Costituzionale del 2015.

Allo stesso tempo ha chiesto l’abolizione delle misure introdotte dall’UE in Kosovo, ma come ha spiegato Grošelj per N1, per questo devono essere soddisfatte tutte le condizioni.

Romana Giordano

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