L’etichettatura degli alimenti con punteggi nutrizionali potrebbe scomparire dall’Italia e dall’Europa

Questo articolo è stato originariamente pubblicato su Inglese

Il partito di Giorgia Meloni propone un emendamento alla Costituzione del Paese che renderebbe più difficile l’implementazione di etichette con codice colore sulla parte anteriore delle confezioni in Italia e in Europa.

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Il governo italiano sta cercando di modificare la Costituzione per evitare che ciò accada Sistema di punteggio nutrizionale dell’Unione Europea e una proposta in merito sarà presto presentata al Consiglio dei Deputati.

L’Italia ha accusato il sistema di danneggiare i prodotti italiani, come l’olio extra vergine di oliva che è classificato con la lettera D ed è arancione in base al punteggio Nutri.

Il sistema di etichettatura europeo è progettato per ricordare alle persone il valore nutrizionale degli alimenti da acquistare e consumare. Nutri-score utilizza una scala dalla A alla E e le lettere corrispondono a quei colori Dal verde scuro (massimo, livello più consigliato) al rosso (minimo).

La proposta di Lollobrigida di modificare l’articolo 32 della Costituzione

L’idea di modificare la Costituzione italiana per evitare il sistema di etichettatura europeo è stata lanciata la settimana scorsa durante un comizio elettorale Il Ministro italiano dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida.

Quello modifica dell’articolo 32 della Costituzione dovrebbe regolamentare l’attuazione dei principi di sovranità alimentare e di difesa dei prodotti nazionali, che il governo di centrodestra in Italia ha fortemente sostenuto sin dal suo insediamento nel 2022.

“Chiediamo che venga aggiunta questa sezione: La Repubblica garantisce una sana alimentazione ai suoi cittadini. Per questo motivo questo Paese sostiene il principio della sovranità alimentare e tutela i prodotti simbolo dell’identità nazionale.“Non è responsabilità della destra o della sinistra, ma dell’intero popolo italiano”, ha detto Lollobrigida in una conferenza di fine aprile a Pescara di Fratelli d’Italia, il partito di cui fa parte il ministro e primo ministro Giorgia Meloni. .

L’Italia ha introdotto un’alternativa al Nutri-score: l’app NutrInform

Se la modifica costituzionale viene approvata (dopo un lungo iter determinato dalla Costituzione che può avvenire anche attraverso un referendum popolare) l’interpretazione può prevalere in cui si afferma che i benefici per la salute dei prodotti italiani sono garantiti dalla Costituzione, per cui verrà messa in discussione la valutazione del punteggio Nutrizionale.

Sistema è attualmente in fase di sperimentazione in sei Stati membri dell’UE e se ne prevede l’introduzione ufficiale una volta sviluppata una forma comune di etichettatura alimentare tra i 27 Stati membri.

Negli ultimi anni, l’Italia ha organizzato diverse iniziative a Bruxelles volte a combattere il sistema Nutri-score e ha avviato sforzi diplomatici per cercare alleati con altri paesi dell’UE. Questa pressione è stata raggiunta rallentando l’entrata in vigore di nuove leggila cui adozione era originariamente prevista per la fine del 2022.

In alternativa, il governo italiano ha approvato una richiesta Batteria NutriFormsistema che offre informazioni nutrizionali scansionare il codice a barre i cibi e le bevande che preferisci consumare, evidenziando l’apporto nutrizionale e calorico di tali alimenti.

La sovranità alimentare fa parte dell’alleanza tra Meloni e Von der Leyen?

Il tema della sovranità alimentare potrebbe essere uno dei temi che animeranno la campagna elettorale per il rinnovo del Parlamento europeo a giugno e anche più a lungo se il gruppo dei Conservatori e Riformisti europei (ECR), presieduto da Giorgia Meloni, raggiungerà la maggioranza politica in Paese. Una commissione futura, soprattutto se guidata ancora da Ursula von der Leyen.

“C’è interesse da parte di Von der Leyen a raggiungere un accordo con l’attuale governo italiano”, dice a Euronews Lorenzo Castellani, professore di storia delle istituzioni politiche all’Università Luiss di Roma.

Secondo Castellani Le visioni della Meloni e della von der Leyen si sono incontrate su questioni come l’immigrazione, quindi il leader italiano potrebbe avere influenza sulla formazione delle successive alleanze politiche a Bruxelles.

Rodolfo Cafaro

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