Il governo Mitsotakis è nel panico – Adesso mette in dubbio anche l’immagine satellitare della zona bruciata

Tentativi totali di coprire la responsabilità politica dei disastrosi incendi che imperversano da giorni nella regione da parte del governo Mitsotakis. Dopo la proclamazione”lotta incessante contro gli piromani di Babbo Natale Kikiliama anche la dichiarazione permanente di responsabilità esclusiva per il cambiamento climatico comincia a cambiare confutare questa prova per le aree bruciate fornite tramite immagini satellitari.

In sostanza, un nuovo tentativo di ridurre la responsabilità del governo è rivolto alle istituzioni scientifiche europee e nazionali, che analizzano i dati e procedono con la valutazione di un enorme disastro ecologico. In particolare, nel comunicato diffuso venerdì Ministero dell’Ambiente e dell’Energia in un relativo comunicato si precisa che “la vera valutazione dell’area sarà effettuata dopo la definitiva soppressione dell’incendio”.

Lo hanno infatti chiamato “fumo” e hanno parlato di “bassa definizione” nelle immagini satellitari, affermando che c’era un “notevole margine di errore”. Naturalmente l’annuncio non ha mancato di caratterizzare l’incendio come un “fenomeno internazionale”, per distogliere artificiosamente l’attenzione dagli eventi nazionali.

Durante questo periodo, il servizio europeo Copernicus ha caratterizzato l’avanguardia di Evros come la più grande d’Europa, sottolineando che delle ultime 22 volte, questa sezione è stata attivata per un incendio, 13 riguarda la Grecia. Lo stesso tempo, Osservatorio di Atene rilevando l’entità della distruzione a Parnitha, che stima che più di 60.000 ettari di foresta siano stati ridotti in cenere.

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Annuncio del Ministero degli Affari Esteri in dettaglio

Una reale valutazione dell’entità dell’impatto ambientale negativo degli incendi boschivi che colpiscono il nostro Paese potrà – e avverrà – solo dopo la definitiva repressione degli incendi.

Questa valutazione non può essere effettuata esclusivamente attraverso le immagini satellitari – che sono le uniche immagini satellitari disponibili in questa fase – che, a causa della loro bassa risoluzione, ma anche della presenza di fumo (poiché alcuni incendi sono ancora in corso), devono contenere un margine significativo di errore. Un tipico esempio è il grande incendio in corso a Evros, dove in una prima stima sono state incluse come incendi piccole isole e boschetti di vegetazione forestale vivente all’interno dei confini esterni dell’area totale bruciata.

Tuttavia, l’area bruciata quest’anno sarà significativa, ma è necessaria una valutazione scientifica non solo delle sue caratteristiche quantitative, ma anche di quelle qualitative, per trarre conclusioni sicure sulle politiche attuate e sulle loro differenze in futuro.

In relazione a questo fenomeno, a livello internazionale è chiaro che si è registrato un aumento degli incendi boschivi, soprattutto nella regione del Mediterraneo. Indicativamente, in Portogallo la superficie media dei terreni bruciati, da 864.219 ettari nel periodo 2007-2016, è aumentata a 1.391.475 ettari nel periodo 2017-2022. Di conseguenza, in Spagna da 767.890 ettari, la superficie media dei terreni bruciati ha raggiunto 1.261.445 ettari, in Francia la superficie media bruciata è andata da 96.849 ettari a 147.660 ettari, in Italia da 771.409 a 822.720 ettari e così via.

Le condizioni meteorologiche che si verificano in ogni paese, considerando il cambiamento climatico, influenzano – in modo significativo – l’entità dell’impatto, con un esempio estremo che si è verificato in Portogallo, che ha avuto una superficie bruciata media (2007-2016) di 864.219 ettari. solo nel 2017 ha raggiunto i 5.406.300 ettari. Inoltre, la Spagna nel 2022 supera i 3.000.000 di ettari, mentre l’Italia nel 2021 supera i 1.500.000 di ettari.

Per il Ministero dell’Ambiente e dell’Energia la priorità in questo momento è la completa soppressione degli incendi boschivi. Ma, allo stesso tempo, serve sia per pianificare che per fornire reazioni immediate, avvalendosi di tutti gli strumenti istituzionali disponibili, riguardo all’attuazione di misure e progetti per la protezione e il ripristino delle aree colpite.

Xaviera Violante

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