Radio L’Avana Cuba | L’Organizzazione Mondiale della Sanità segnala 780 casi di vaiolo delle scimmie al di fuori dell’Africa

Immagine: DW

Ginevra, 6 giugno (RHC) Lunedì l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha segnalato 780 casi di vaiolo delle scimmie al di fuori dell’Africa, in 27 paesi in cui la malattia è instabile.

Tra i paesi con il maggior numero di casi rilevati c’erano il Regno Unito (207), la Spagna (156) e il Portogallo (138), l’agenzia sanitaria delle Nazioni Unite ha determinato la chiusura dei dati dal 13 maggio al 2 giugno.

Comprende anche Belgio, Francia, Italia, Svezia, Germania, Svizzera, Austria, Norvegia, Danimarca, Paesi Bassi, Slovenia, Repubblica Ceca, Finlandia, Irlanda, Malta, Canada, Australia, Stati Uniti, Israele, Emirati Arabi Uniti, Argentina e Messico.

Il rischio è moderato dato che questa è la prima volta che veniamo presentati o identificati da più persone e gruppi contemporaneamente in paesi non endemici ed endemici di aree geografiche molto diverse, spiega l’OMS.

Ciò esclude le morti associate negli attuali focolai di vaiolo delle scimmie in paesi senza un’elevata prevalenza cronica, tuttavia, segnala casi e decessi dove si verificano.

Camerun, Repubblica Centrafricana, Repubblica Democratica del Congo, Gabon, Ghana, Costa d’Avorio, Liberia, Nigeria, Repubblica del Congo e Sierra Leone hanno segnalato 1.408 sospetti dal 1 gennaio 2022, 44 dei quali confermati e 66 morti.

Di questi, la maggioranza (58) si è verificata nella Repubblica Democratica del Congo e, secondo il testo, il tasso di mortalità variava in tempi diversi, ma negli eventi documentati era sempre inferiore al 10 per cento.

Il vaiolo delle scimmie è una malattia zoonotica: trasmessa tra animali e umani, con sintomi come febbre, mal di testa e dolori muscolari, ingrossamento dei linfonodi, brividi, affaticamento ed eruzioni cutanee sulle mani e sul viso, simili a quelle prodotte dal vaiolo delle scimmie. , anche se meno grave.

Per essere infettati, il contatto ravvicinato con materiale infetto deve avvenire toccando lesioni cutanee, simili alla varicella, che compaiono in una persona infetta, e anche attraverso goccioline respiratorie in contatto prolungato faccia a faccia o attraverso oggetti contaminati.

Attualmente non esiste un vaccino specifico contro la malattia, ma i dati mostrano che il vaccino utilizzato per eradicare il vaiolo è efficace fino all’85% contro il virus. (tipo di carattere: stampa latina).

Rodolfo Cafaro

"Inguaribile piantagrane. Professionista televisivo. Sottilmente affascinante evangelista di Twitter. Imprenditore per tutta la vita."

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *