Migrazioni, energia e commercio all’ordine del giorno del vertice Italia-Libia

Migrazione, energia e commercio sono stati discussi mercoledì a Roma tra la delegazione del governo libico, il premier Giorgia Meloni e il suo team.

Il premier italiano ha accolto a Roma il primo ministro del governo di unità nazionale libico Abdul Hamid Dbeibeh, dopo il loro precedente incontro avvenuto a gennaio a Tripoli.

Tra i temi principali all’ordine del giorno immigrazione, energia e patti commerciali, come spesso accade quando Meloni dialoga con i leader africani, con i quali intende costruire un “approccio cooperativo non predatore”.

Meloni “ha espresso il suo apprezzamento per gli sforzi delle autorità libiche nelle operazioni di salvataggio in mare e nel limitare le partenze irregolari”, si legge in una nota del governo diffusa dopo l’incontro.

Il Ministro degli Esteri Najla el Mangoush e il Ministro dell’Interno Imad Tabelsi accompagneranno il Primo Ministro libico quando incontreranno i loro omologhi Antonio Tajani (Forza Italia/PPE) e Matteo Piantedosi. All’incontro hanno partecipato anche il Vice Presidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini (Lega/ID) e il Ministro delle Imprese Adolfo Urso (Fratelli d’Italia/ECR).

Italia e Libia hanno firmato una serie di accordi che regolano la cooperazione in materia di sicurezza, i cui dettagli sono attualmente sconosciuti ma che probabilmente includono passi simili a quelli concordati con la Tunisia, che Meloni ha visitato martedì.

Per la Meloni la priorità è avere un maggiore controllo delle coste nordafricane per evitare che barconi carichi di migranti si dirigano verso l’Europa. In cambio, l’Italia ha promesso sostegno alle istituzioni libiche attraverso l’addestramento e nuove attrezzature di pattugliamento.

La Meloni “ha condiviso con il premier libico le sue preoccupazioni, vista la torrida estate. A tal proposito, per la Meloni è molto importante intensificare gli sforzi per contrastare il traffico di esseri umani”, si legge nella nota del governo.

All’incontro con la delegazione libica era presente anche l’amministratore delegato della compagnia petrolifera italiana Eni, Claudio Descalzi, così come durante le visite della Meloni in Algeria e Libia. Lo scorso gennaio sono stati firmati a Tripoli otto accordi per l’esplorazione di nuovi giacimenti e la costruzione di nuovi impianti offshore da parte di Eni.

Dopo l’incontro di mercoledì a Roma, Descalzi firmerà un ulteriore accordo con il suo partner nella National Oil Company (Noc) libica.

La strategia dell’Italia in Africa – denominata Piano Mattei – prevede la collaborazione con i Paesi africani per fornire energia all’Europa.

L’Italia aspira a diventare un hub energetico in cui il gas naturale e il petrolio possano fluire dal Nord Africa verso i Paesi europei che – come l’Italia – hanno tagliato o aspirano a tagliare le forniture energetiche dalla Russia.

Fonte: euroattivo gr

Xaviera Violante

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