L’imprenditore sanitario ha investito più di 9 milioni di dollari per rilevare l’Ospedale Garibaldi in Italia

Dopo aver gestito la storia per un periodo di 6 anni Ospedale Italiano Garibaldichirurgo e imprenditore di Rafael Carlo Tita affrontando il processo di acquisizione definitiva dell’istituzione centenaria sita in Virasoro ore 12.00in una strategia che approfondisce le sue attività legate alla salute a Rosario.

La sua novità si basa sulla risoluzione firmata dal giudice civile e commerciale della 7a Nomina di Rosario, Marcelo Quirogaattraverso la società Domicilio del medico congiunto E Rivela Pv.Tita ha trasformato il contratto di locazione sotto la sua responsabilità per l’Ospedale Italiano in un contratto di locazione, dopo un periodo di 5 anni, diventando la proprietaria legale dell’ospedale.

L’imprenditore sanitario ha investito più di 9 milioni di dollari per possedere l’ospedale.

Vale la pena chiarire che Tita è approdata nel maggio 2016 nel governo Italiano dopo l’apertura del concorso preventivo Società Benevola Ospedaliera Italiana Garibaldiassociazioni civili che istituirono e mantennero effettori per decenni.

A quel tempo, la proposta Mutua La Casa del Medico era guidata dall’uomo d’affari Rafael che aveva grande fiducia nel governatore. Omar Perotti Questa era l’opzione più opportuna perché il giudice Quiroga apprezzava l’impegno fondamentale assunto da Tita a riconoscere l’anzianità di tutto il personale nel rapporto di dipendenza e a rimborsare gli stipendi già riscossi dall’associazione civile. L’entità ha ora avviato una procedura di fallimento ai sensi dell’accordo, un esempio del quale sarebbe quello di consentire a terzi di acquisire i beni con l’approvazione legale, come avviene ora.

L’imprenditore sanitario ha investito più di 9 milioni di dollari per possedere l’ospedale.

Sebbene il contratto di locazione sia stato firmato l’anno scorso, l’accordo non è mai stato reso pubblico. Secondo la delibera accessibile a Punto biz, il procedimento per ottenere gli interessati all’acquisizione dell’ospedale comprende gli interessi di altri due importanti operatori privati ​​della sanità di Rosario: Gruppo Orono E Regno Unito Sanatorium SA. Entrambe le società hanno addirittura chiesto al giudice Quiroga di prorogare il termine per presentare le loro proposte economiche, anche se nessuna delle due ha fatto alcun progresso nella formulazione di un piano formale.

Pertanto, per Tita la strada è chiara per rendere praticabile la sua proposta, che consiste nel risolvere bilateralmente il contratto di locazione e firmare invece un contratto di locazione attraverso il pagamento di canoni e un’opzione di acquisto.

Secondo il parere firmato di Quiroga e può verificarlo punto d’affariTita ha offerto il patrimonio dell’Ospedale Garibaldi italiano per un importo di 9.800.000 dollari da regolare in pesos al tasso di cambio ufficiale fissato dal Banco de la Nación Argentina, proponendo di annullarlo pagando un importo iniziale, poi le spese periodiche e una finale pagamento dell’opzione di acquisto, di durata non superiore a cinque anni.

Per quanto riguarda la tempistica, il primo pagamento è stato effettuato, la prima rata annuale versata lo scorso anno è stata cancellata e si avvicina il pagamento della seconda rata. Ogni pagamento viene aggiornato come conguaglio adeguato all’evoluzione del “valore letto Iapos”, calcolo periodicamente predisposto dall’Assessorato Sociale Provinciale. Ad ogni data di scadenza, Tita deve pagare una somma di denaro equivalente al tasso di cambio in quel momento.

L’imprenditore sanitario ha investito più di 9 milioni di dollari per possedere l’ospedale.

La valutazione della proprietà e del patrimonio residuo tiene conto dell’entità dei miglioramenti alle infrastrutture e alle attrezzature che Tita ha apportato durante i 6 anni in cui ha affittato l’ospedale. L’accordo stabilisce una quota speciale per i debiti fiscali contratti dalle associazioni civili con l’Amministrazione federale delle entrate pubbliche (Afip) con un percorso da rimborsare entro 10 anni.

Affari in crescita

L’arrivo di Tita alla direzione dell’Ospedale Italiano Garibaldi nel 2016 ha avuto un precedente in Cradle of the Flag. Nel 2004, il Sanatorio Julio Corzo a San Juan at 3000 ha riaperto con il nome Los Alerces, espandendo con successo la propria attività. In precedenza, il chirurgo aveva ampliato le sue attività commerciali a Rafaela e nella sua zona di influenza.

Nella capitale del dipartimento di Castellanos, il percorso di ascesa commerciale di Tita iniziò quando suo padre, Plácido, e suo zio Rosario, acquistarono il sanatorio Nosti nel 1986. L’amministrazione della clinica diede luogo a una telenovela familiare culminata con una sparatoria nel sala operatoria. In quell’occasione, quasi 37 anni fa, Carlos rimase ferito.

Negli anni ’90, insieme all’attuale Ministro della Giustizia, Ricardo Lorenzetti, fonda Apreme SRL, società finalizzata alla gestione degli appalti nel settore sanitario. Apreme SRL gestisce importanti accordi con enti quali Pami, Osecac e SMATA.

Durante il governo del Fronte Progressista alla Casa Grigia, Tita cercò di entrare nella struttura prestatrice dell’Istituto Autonomo Provinciale di Servizio Sociale (Iapos), anche se raggiunse un accordo solo per il dipartimento di Castellanos.

Con la nomina di Omar Perotti al governo di Santa Fe, i rapporti di TIta con la pubblica amministrazione sono ripresi. Durante la pandemia, il Ministero della Salute ha riservato letti privati ​​per la cura dei pazienti, la maggior parte di questi letti sono stati assegnati al Sanatorio Los Alerces, il che ha generato polemiche e critiche che sono state incanalate attraverso le dichiarazioni dell’Associazione delle Cliniche e dei Sanatori, un ente all’epoca guidato da Roberto Villavicencio, ora deceduto, alla guida del Gruppo Oroño.

Un’altra controversia è nata dalla decisione delle autorità Iapos di modificare lo storico sistema di pagamento degli operatori sanitari di Rosario. La decisione divise ancora una volta la direzione dell’Associazione delle Cliniche e dei Sanatori e un gruppo di imprenditori, la cui figura più importante era Carlos Tita di Rafael. Il Manager Italiano è riuscito a scoprire un piano in vigore dal 1992, secondo il quale la Iapos pagava ai suoi fornitori – attraverso l’Associazione delle Cliniche, Sanatori e Ospedali Privati ​​di Rosario – un importo fisso per le prestazioni erogate tramite il manager Acto. SA Medica.

Rodolfo Cafaro

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