La prima decisione era contraria all’aumento dei pagamenti anticipati da parte della DNU di Javier Milei

Martina Forns, giudice federale di San Martín, ha emesso lunedì a avvertimento attraverso il quale ordinò la Società Italiana di Benevolenza a Buenos Aires riadattare i costi del piano sanitarioignorando i miglioramenti apportati all’attuazione del Decreto sulle Necessità e l’Urgenza (DNU) 70/23 del governo centrale. Questo ha effetto solo per la donna che ne fa richiesta.

Così ha deciso il giudice nella causa intentata da un membro di 78 anni di sinistri a seguito dei forti aumenti tariffari stabiliti dopo l’entrata in vigore della DNU, che ha deregolamentato il sistema sanitario prepagato.

Durante la presentazione la donna ha chiesto loro di allontanarsi “l’aumento effettuato non ha alcun effetto” e ha dichiarato “incostituzionale” la DNU 70/23.

L’affiliato è Maria Cristina Brauchli e ha fatto una presentazione davanti alla Società Italiana Beneficiaria a Buenos Aires (la ragione sociale dell’Ospedale Italiano).

La donna ha denunciato le spese mensiliA gennaio sono aumentato del 40%. e poi avvisato un nuovo aumento del 29,5% per febbraiomentre i suoi averi pensionistici ammontavano a $ 323.089,39, rendendogli impossibile far fronte al nuovo importo della fattura.

Il giudice Forns, nel completare la sua esposizione, ha deciso di “dare luogo” alle misure cautelari avanzate da María Cristina Brauchli e “di conseguenza ha ordinato all’Istituzione di beneficenza italiana a Buenos Aires di adeguare le spese secondo il suo piano di aiuti, in modo che non non avranno alcun effetto sugli aumenti realizzati in attuazione della DNU annunciata dal presidente Javier Milei per deregolamentare l’economia.

Nel frattempo, il pagamento anticipato è obbligatorio dimostrare che l’importo addebitato è eccessivo agli affiliati entro 48 ore dalla sentenza, sotto avvertimento legale.

La decisione del giudice, in risposta ad una particolare presentazione, non copre tutte le parti interessate dall’aumento dei risconti attivi ed ha effetto esclusivo sulla donna che ne fa richiesta.

Dopo l’annuncio della DNU lo scorso dicembre, le società prepagate hanno inviato comunicazioni ai propri membri prevedendo aumenti significativi delle fatture a gennaio e febbraio.

Per questo mese, l’azienda ha corretto i dati di circa il 40% e stima che a febbraio ci sarà un nuovo aumento del 29,5% per, come dicono, ridurre l’aumento dell’inflazione e il ritardo dei valori​​in ultimi anni, anni- l’anno scorso per Stato.

“Non ci sono ancora stime perché i numeri saranno di nuovo molto grandi e in realtà dovremo affrontarli poco a poco”, disse allora. Claudio Belokopittcapo dello Swiss Medical Group, si è lamentato degli elevati costi operativi in ​​questo settore.

Sulla base di questa azione legale molti soci, soprattutto pensionati e pensionati, potrebbero seguire la stessa strada di Brauchli e prendersi una pausa in mezzo all’ondata di tanti aumenti.

Rodolfo Cafaro

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