La Corte d’Appello ha riaperto il caso Juventus per irregolarità finanziarie

Giocatori della Juventus, Foto: EPA/Alessandro di Marco

Pubblicato: 20.01.2023. 15:37
> 15:43

Il calcio italiano sta vivendo nuovi sconvolgimenti.

Questo venerdì la Corte d’Appello ha riaperto il caso Juventus relativo alle irregolarità finanziarie, ovvero il libro nero sull’ex dirigenza del club guidata da Andrea Agnelli, Pavel Nedved, Federico Cherubini e Fabio Paraticci.

Inizialmente sono stati rilasciati per aver effettuato varie manovre con la situazione finanziaria del club e gli stipendi dei giocatori, alcuni hanno persino ricevuto gli stipendi in mano, oltre a falsificare i valori dei giocatori nel budget. Per questo motivo il caso è stato nuovamente discusso questo venerdì e il pubblico ministero ha depositato un atto d’accusa per annullare l’assoluzione nei confronti della Juventus e di altri otto club: Sampdoria, Empoli, Genoa, Parma, Pisa, Pescara, Pro Vercelli e Novara. Inoltre, nel totale dei rapporti, un totale di 52 dirigenti sono stati accusati di frode.

foto: ALESSANDRO DI MARCO/EPA

Il procuratore federale Giuseppe Cine ha subito aggredito la Juventus e chiesto l’immediata sanzione di nove punti in meno in classifica, oltre all’interdizione dalle sue funzioni calcistiche: Agnelli per 16 mesi, Paraticchi per 20 e Cherubini per 10. I nuovi elementi sono indagati per appropriazione indebita, e soprattutto per il famoso “libro nero” di Paratici. La Corte Federale d’Appello deve pronunciarsi entro lunedì, ma c’è ancora il diritto di ricorrere in via definitiva alla Corte di Cassazione. La Vecchia Signora di Torino ha assaporato una punizione severa per irregolarità calcistiche, in particolare partite truccate, quando nel 2006 è stata espulsa in Serie B.

(Espresso/Sportivo)

Romana Giordano

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