Isola greca su una mappa della longevità globale creata dai ricercatori

La mappa della longevità è stata realizzata dai ricercatori dell’Istituto italiano Barilla Center for Food and Nutrition viaggiando in cinque parti del pianeta, dove, secondo molti studi, i residenti sono centenari.

La longevità non è legata solo alla dieta, ma anche a fattori come l’esercizio fisico, un approccio positivo alla vita, la gestione dello stress e le abilità sociali. I ricercatori dell’istituto si sono concentrati specificamente sulle abitudini alimentari per scoprire che sono interconnesse nonostante le grandi distanze che separano le cinque “regioni blu”. Come sottolineato in importanti pubblicazioni della stampa italiana, la dieta in questi cinque luoghi è simile alla dieta mediterranea. Ciò significa che contiene molta frutta e verdura, cereali integrali, noci, pesce e olio extra vergine di oliva.

Cosa sono questi cinque luoghi e cosa mangiano i loro abitanti? Uno di questi è il villaggio di Loma Linda in California, dove la dieta della popolazione locale è basata su cereali, noci, verdure e pesce. L’altra è la penisola di Nicoya in Costa Rica (patata dolce, banana e papaya). Anche la Sardegna in Italia (piselli, mandorle, pomodori) e Okinawa in Giappone (tofu, piselli, funghi, melone). E ovviamente Ikaria, il cui cibo contiene molta feta, limone e pesce.

Gli esperti dell’istituto sottolineano che la dieta moderna dovrebbe basarsi sulla formula 5+2: cinque giorni dovrebbero essere vegetariani e due giorni dovrebbero includere carne, ovviamente in piccole quantità. In un forum che l’istituto organizzerà prossimamente a Milano, verrà annunciato che con la fedele attuazione della dieta mediterranea una persona può guadagnare almeno 4,5 anni di vita. Un parametro da non trascurare è l’aspetto economico, a Milano ad esempio si stima che un menù a base di carne costi 45 euro a settimana e a Napoli 36 euro. I menù basati sulla dieta mediterranea invece costano rispettivamente 41 e 34 euro. .

FONTE: APE-ME

Xaviera Violante

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