Il crimine nazista nel villaggio di Fornelli fu finanziato dall’Italia, non dalla Germania

Nell’ottobre 1943, Italia si arrese e smise di essere membro dell’Asse e suo stretto alleato nazista Tedesco.

Il territorio invaso dall’Italia era sotto il controllo tedesco, ma la macchina nazista tedesca in realtà invase e occupò anche il paese che un tempo era suo alleato. I crimini che i nazisti avrebbero commesso in Italia furono estremi, come è avvenuto in tutti i paesi che hanno invaso. Quello esecuzione di massa Sia i soldati che i civili italiani saranno una tragica realtà per l’Italia fino alla fine della sua vita seconda guerra mondiale.

Fungo Villaggio Fornelli nel sud del paese, poche centinaia di chilometri a nord di Napoli è una delle sue tante località Le SS avevano commesso crimini brutali e omicidi. QUELLO la morte di un soldato tedesco nel 1943 in circostanze poco chiare nel villaggio, porterebbe alla famigerata ritorsione da parte delle forze di occupazione tedesche. Sei uomini di età compresa tra i 16 e i 50 anni dovevano essere impiccati dai nazisti nella piazza del piccolo paese davanti agli occhi dei suoi concittadini e delle loro famiglie.

Forse sono passati 80 anni da questa barbarie e il paese di Fornelli non ha vissuto nulla di simile Distomo o quello Kalavrita, ma a quanto pare in Italia Queste atrocità non sono state dimenticate e le famiglie delle vittime, 8 decenni dopo, continuano a chiedere giustizia. Attraverso questi sforzi hanno avuto successo hanno vinto ufficialmente una vincita di 12 milioni di euro alle famiglie di sei persone impiccate dai nazisti nel villaggio.

Tuttavia, questo denaro non verrà pagato alle vittime governo tedesco porta però il peso della responsabilità storica Governo italiano (!).

QUELLO Tedesco nonostante le azioni legali sia da parte italiana che da parte di organizzazioni ebraiche, incerto sulla correttezza di una particolare richiesta e attraverso la manipolazione legale si è addirittura rifiutato di comparire nella relazione su questo particolare temacome ha fatto dalla fine degli anni ’90 su ogni questione simile.

Per nota 1962 Germania e Italia firmarono un accordo bilaterale in cui Berlino pagava all’Italia 40 milioni di marchi tedeschi COME riparazioni di guerra e la questione è legalmente chiusa. Le autorità italiane hanno deciso di utilizzare speciali fondi tedeschi per crearefondo pensione per i sopravvissuti alle atrocità tedesche ma anche la famiglia della vittima. A proposito di questo particolare accordo Berlino afferma che la questione è stata risolta e il caso è chiuso. Da parte tedesca, nel trattato del 1962 c’era una clausola chiara che lo affermava nessun reclamo successivo verrà riconosciuto anche nel caso in cui vengano scoperte nuove prove per crimini di guerra tedeschi.

Va notato che non solo la Germania ha cercato di “chiudere” il caso “Fornelli”, ma anche e l’Italia stessa. Residenti a Fornelli e familiari della vittima hanno presentato una denuncia formale nel 2015 e fino al 2022 nessun tribunale del quartiere accetterebbe un avvocato e controllo delle prove. La recente decisione di risarcire da parte italiana è giustificato solo al 50%. per coloro che ancora lottano per chiudere le ferite più estreme guerra nella storia umana.

Girolamo Onio

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