Grandi esercitazioni NATO nel Mediterraneo – Partecipazione turca con fregate e aerei da guerra

Con il forte “timbro” delle Forze Armate elleniche e soprattutto dell’Aeronautica Militare, inizia la grande esercitazione di volo della NATO “Neptune Strike 23”. L’esercitazione si svolge due volte l’anno ed è una proiezione della forza dell’Alleanza su un’area più ampia, poiché coinvolge un gran numero di forze navali e aeree e forze per le operazioni speciali della NATO, sotto il comando e il controllo del quartier generale. Forze navali d’attacco e di supporto della NATO. Il segno distintivo di questa esercitazione è che vi partecipano sempre le portaerei dell’Alleanza, oltre a decine di aerei da guerra di vario tipo.

Secondo la procedura dell’Alleanza, “Neptune Strike” ha per oggetto l’integrazione e la subordinazione delle truppe del Carrier Strike Group al Quartier Generale delle Operazioni Alleate (Allied Operations Command – ACO), nell’ambito di un forte conferimento di forze di deterrenza al SACEUR (Allied Supreme Commander Europe) a supporto della Joint Task Force (JTF) operante nella propria area di competenza. Questo esercizio si concentrerà sulle missioni TASMO (Tactical Air Support of Maritime Operations).

Lo “sciopero di Nettuno 2023-2” sarà effettuato su una vasta area che copre parti delle FIR di Roma, Atene e Tirana che si estendono dalle coste dell’Italia e dell’Adriatico fino alle coste della Grecia occidentale. A guidare la Allied Task Force sarà la portaerei americana USS Gerald Ford, mentre la portaerei italiana Cavour e decine di navi alleate prenderanno parte all’esercitazione.

La partecipazione è aumentata rispetto a precedenti analoghe esercitazioni e infatti si prevede che l’Aeronautica Militare svolga un ruolo chiave in tutti gli scenari con la partecipazione all’esercitazione di caccia di tutti gli Squadroni Militari. I caccia F-18 voleranno da portaerei americane, da portaerei italiane AV-8B Sea Harrier, mentre secondo il piano, velivoli HAF coopereranno durante il “Neptune Strike 23” con caccia stealth italiani F-35, che in passato hanno ha partecipato all’esercizio “HINOCHOS”.

Tuttavia, la cosa più importante è il fatto che questa volta le forze armate turche dovrebbero prendere parte al “Neptune Raid” con informazioni che indicano che i vicini stanno partecipando con una fregata e un paio di caccia F-16. Dato che l’esercitazione si svolge su un’area più ampia tra l’Italia e la Grecia, l’aereo turco volerà all’interno della FIR greca per avvicinarsi all’area dello scenario e di conseguenza il paese confinante è obbligato a presentare i piani di volo come previsto.

Dopotutto, negli ultimi mesi dopo il terremoto del 6 febbraio, i caccia turchi non hanno più sorvolato il Mar Egeo senza violazione. E tutto indica che nella logica della de-escalation la loro partecipazione all’esercitazione e la loro fuga all’interno della FIR di Atene procederanno senza problemi. Non è ancora noto se nel contesto del “Neptune Strike 23” ci sarà cooperazione tra gli F-16 turchi e gli aerei da guerra greci che parteciperanno all’esercitazione.

”Neptune Strike” è una delle più grandi esercitazioni aeronautiche dell’Alleanza con l’obiettivo di aumentare la capacità operativa della NATO integrando Task Group dei vettori. Le forze armate greche partecipano al più ampio quadro di pianificazione della cooperazione internazionale GEETHA, con l’obiettivo di rafforzare le sinergie e l’interoperabilità con le nazioni amiche e alleate e migliorare le loro capacità di combattimento a livello alleato.

Xaviera Violante

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