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La richiesta di arresto del medico è legata al caso dell’attore e produttore uruguaiano Raphael Dufort, che ha avuto gravi problemi di salute dopo essere stato operato nella sua clinica.

Lui Il Tribunale Penale e Penitenziario Nazionale 60 ha respinto martedì la richiesta di arresto del dottor Aníbal Lotocki nel caso che coinvolge l’attore e produttore uruguaiano Raphael Dufortche ha riportato gravi problemi di salute dopo essere stato sottoposto ad un intervento chirurgico presso la sua clinica, riferiscono fonti giudiziarie.

Il giudice Edmundo Rabbione ha deciso di “non accogliere” la richiesta avanzata dal pubblico ministero Lucio Herrera e dalla parte attrice. perché “la gravità delle denunce e delle accuse avanzate richiede la raccolta e la valutazione più approfondita delle prove, prima di prendere la gravissima decisione di ordinare un arresto”.

Rabbione capisce che “in linea di principio la libertà dell’imputato non interferisce in alcun modo con l’acquisizione di prove importanti che restano da raccogliere liberamente”.

Ha anche apprezzato Lotocki “che ha sempre seguito la legge e rispettato le linee guida imposte nell’ambito di questo caso (concedendo la scarcerazione e mantenendo la libertà di movimento in conformità con l’ordine di accusa).). “Ecco perché non esiste alcun rischio procedurale che possa portare a ordinare la carcerazione preventiva dell’imputato, quindi non accoglierò questa richiesta.”

La richiesta del pubblico ministero

Venerdì scorso si è saputo che il pubblico ministero Herrera ha chiesto l’arresto di Lotocki su richiesta dell’avvocato di Dufort, Roberto Casorla Yalet.

Nella sua relazione, l’avvocato ha precisato che “tenendo conto dei procedimenti pendenti, in particolare della condanna inflitta ad Aníbal Rubén Lotocki, che impedirebbe l’applicazione di qualsiasi istituto procedurale alternativo di carcerazione preventiva”, il suo arresto è stato ordinato “entro il termine previsto ritenuto opportuno dal Signore Giudice incaricato”.

Lotocki è stato condannato a quattro anni di carcere e all’interdizione dall’esercizio della professione a causa delle gravi ferite riportate a diversi pazienti, tra cui la modella e autista Silvina Luna.morto in un ospedale italiano il 31 agosto, ma per questo resta libero perché la sua sentenza non è stata confermata dalla Camera di Cassazione penale.

Infine, il giudice Rabbione ha avvertito che, poiché l’indagine è stata delegata alla Procura, come altre denunce correlate intervenute dalla Corte, la denuncia deve essere indagata e analizzata nel contesto globale degli altri fatti e trasmessa alla Procura penale e penitenziaria. .1.

Nella lettera di Dufort che chiede l’arresto di Lotocki, la denuncia afferma che il medico “non ha agito da solo”.“.

“I fatti che ci riguardano sono così gravi che gli ingredienti/sostanze entrati nel mio corpo sono di origine sconosciuta e sono completamente al di fuori del controllo dell’autorità sanitaria nazionale (Anmat-Ministero della Sanità Nazionale), e possono essere classificati come veleni per la salute corpo umano”, ha sottolineato il giornalista nella sua presentazione.

E ha ricordato “problemi di salute” sorti “in un rapporto causale inevitabile, come la maggior parte delle vittime (perché non può essere certo al 100%)”.

Il 13 settembre anche Fernando Burlando, avvocato della famiglia di Silvina Luna, ha chiesto l’arresto di Lotocki “a causa della complessità della situazione procedurale” per i medici, ma la richiesta non è stata risolta.

Fonte: Telam

Rodolfo Cafaro

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