Eva Kaili: È tornata alla sede del Parlamento europeo dopo lo scandalo “Qatargate”.

Eva Kaili ha fatto la sua prima apparizione nella sede del Parlamento europeo a Strasburgo pochi mesi dopo la sua assoluzione, in seguito al suo coinvolgimento nello scandalo “Qatargate”.

I deputati greci del Parlamento europeo sono stati visti mercoledì (13/9) nell’aula del Parlamento europeo per assistere a un discorso della leader dell’opposizione bielorussa in esilio Sviatlana Chikhanuskaya, che ha invitato gli alleati europei a continuare a sostenere il popolo bielorusso nella sua lotta per la libertà contro gli “appetiti” del Paese. Vladimir Putin.

La prima apparizione di Eva Kaili al Parlamento europeo dopo il rilascio

È stato osservato che la richiesta di Eva Kaili di riunirsi nuovamente al Parlamento europeo è stata approvata all’inizio di giugno.

Raid nella sua casa ad Atene

Vale la pena ricordare che a fine giugno la Polizia economica ha fatto irruzione nell’abitazione dell’eurodeputato ad Atene, alla presenza del procuratore belga.

L’operazione speciale è stata effettuata nell’ambito di un’indagine su uno scandalo di corruzione.

Secondo il suo avvocato greco, Michalis Dimitrakopoulos, dalla casa sono stati confiscati effetti personali, telefoni e computer.

“Le indagini vanno avanti da sette mesi. “Si scopre che le prove che potrebbero condannare la signora Kaili non erano state trovate e all’improvviso dopo sette mesi si sono ricordati di perquisire la sua casa qui, la casa di sua sorella e abbiamo scoperto che erano andati in un’altra casa di cui non eravamo a conoscenza “, ha detto Pak. Dimitrakopoulos.

Riguardo al ritorno di Eva Kaili in Grecia ha detto: “non vuole ancora venire, non si sente psicologicamente pronta. Vuole che le indagini continuino, affinché i fatti vengano alla luce e lui possa venire in Grecia senza paura per poter comunicare con le persone che lo hanno eletto per molti anni.”

Nessun braccialetto

In particolare, il 25 maggio, le autorità belghe hanno deciso che il politico greco avrebbe potuto rimuovere anche il braccialetto di monitoraggio elettronico, ma a condizioni restrittive.

Ai membri del Parlamento europeo è stato chiesto di restituire le apparecchiature utilizzate per la sorveglianza elettronica e di consentire ai membri del centro nazionale di sorveglianza elettronica di accedere alle loro case per rimuovere le apparecchiature.

È inoltre tenuto a rimanere nella sua residenza e a non cambiare residenza senza prima avvisare gli investigatori, e a non lasciare il Belgio senza previa autorizzazione scritta da parte degli investigatori.

Lunedì (26/6) il quotidiano italiano La Repubblica ha riportato sul suo sito web che Eva Kaili è stata vista nei corridoi del Parlamento europeo con la figlia di due anni.

Xaviera Violante

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