MADRID, 16 giugno (EUROPA PRESS) –
Il tribunale provinciale di Madrid ha deferito al tribunale nazionale il perseguimento di un caso che coinvolge 54 presunti membri di un’organizzazione che si dedicherà al traffico di Viagra e altre droghe e al successivo riciclaggio di benefici derivanti da continue banconote fraudolente.
In un’ordinanza raccolta da Europa Press, i tribunali provinciali hanno approvato un divieto a favore dei tribunali nazionali considerando che questa procedura, che copre reati presumibilmente commessi all’estero e in diverse province spagnole, è di competenza di questi tribunali, vale a dire chi sarà responsabile per le udienze orali.
Questa decisione del Tribunale provinciale di Madrid è stata presa dopo che la Procura anticorruzione ha sporto denuncia contro 54 persone fisiche e sei persone giuridiche legate a organizzazioni che “tra il 2009 e il 2014 introdurranno in Spagna principalmente prodotti tessili e di abbigliamento, prodotti farmaceutici, computer e apparecchiature elettroniche, fotografia, dalla Cina, da Hong Kong e dall’Unione Europea”.
“L’inchiesta è iniziata alla fine del 2013 con il sequestro a La Coruña di 100.000 euro appartenenti all’organizzazione. È stata individuata una rete di società in Spagna, Portogallo, Italia, Olanda, che importavano prodotti illegalmente, li vendevano in violazione delle norme fiscali leggi, proprietà industriale e sanità pubblica, e ha inviato denaro in Cina, Hong Kong, Singapore. A Madrid e Manises (Valencia) sono stati sequestrati beni che sembravano appartenere a marchi noti”, i dettagli dell’ordine.
SALDI KAMAGRA
I pubblici ministeri hanno sottolineato che l’organizzazione era coinvolta nella vendita di kamagra -un tipo di viagra-, proveniente da un laboratorio di Bombay (India) ricevuto in Spagna tramite una società del gruppo a Dubai ed esportato via terra ad altri europei. paesi come Paesi Bassi e Belgio.
“È così che le spedizioni di kamagra sono state bloccate in Francia nel 2013 e un’altra nei Paesi Bassi nel 2014. Su un volo dalla Germania, fusti esportati da una società cinese contenenti MDMA e precursori di MDA sono stati intercettati a Madrid nel 2014”, ha aggiunto.
Il Ministero degli Affari Pubblici ha inoltre dettagliato nella sua lettera le frodi IVA in Spagna da parte di società spagnole e portoghesi dell’organizzazione tra il 2010 e il 2014, ponendo soggetti strumentali all’addebito di IVA che non hanno pagato ma ai cui beneficiari sono state trattenute, o simulando operazioni con offshore -community fornitori come Germania, Italia, Regno Unito o Belgio, per le società portoghesi nel gruppo: esenzione o riduzione fiscale. Ecco perché la Procura pretende dall’erario generale oltre 16 milioni di euro.
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