“Non ho ordinato un aumento della prontezza al combattimento. Questa è la nostra attività di routine e niente di più. Ad un certo punto, abbiamo aumentato la prontezza al combattimento al livello più alto. A quel tempo c’erano migliaia di membri del nostro esercito. per il momento ciò non è avvenuto, ma l’attività di routine è stata un po’ intensificata”, ha detto Vučić in risposta alla domanda di un giornalista sulla colonna di veicoli corazzati da combattimento dell’esercito serbo vista sulla strada verso la zona di sicurezza terrestre.
Ha aggiunto che se la prontezza al combattimento dovesse aumentare, il pubblico verrebbe immediatamente informato.
“Sta a noi addestrare i nostri soldati, rafforzare i nostri soldati, fare più esercitazioni, più sparatorie, movimenti e attività”, ha detto il presidente. Parlando dell’incontro con il vicepresidente cinese Han Zheng, lui ha detto che nella conversazione ha sollevato la questione del Kosovo e Metohija a causa della potenziale sessione del Consiglio di Sicurezza dell’ONU.
“Ma anche per tutto quello che non riesco a comprendere appieno, legato all’attentato a Pristina e alla pressione quotidiana sul popolo serbo e sull’emigrazione. “Credo che in ottobre avrò probabilmente l’incontro più importante con il presidente Xi, dove, su mia richiesta, credo che uno dei temi più importanti sarà il Kosovo e Metohija”, ha detto il presidente serbo.
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