Un’ondata di violenza contro gli operatori sanitari in Italia si aggiunge ad altri attacchi

L’incidente è avvenuto questo lunedì alle 4:00 ora locale in una struttura ospedaliera della città, nel sud della Puglia, quando un giovane di 18 anni ha aggredito gli operatori sanitari, secondo i documenti pubblicati in digitale. sito web del canale televisivo RAI News.

Si tratta di un nuovo episodio di violenza dopo un episodio simile avvenuto sul posto il 4 settembre, quando in seguito alla morte di una ragazza durante un’operazione, medici e infermieri del centro sanitario hanno dovuto mettersi al riparo e cercare l’assistenza della polizia per far fronte all’attacco. . da circa 50 persone che hanno minacciato la loro vita.

Antonio de Palma, presidente nazionale di Nursing Up, il sindacato nazionale degli infermieri, ha sottolineato in un comunicato diffuso dall’organizzazione che “negli ultimi 10 anni non si è mai verificato un aumento simile della violenza, caratterizzata da brutalità e aggravamento. “.

«Nel mese di agosto che ci siamo appena lasciati alle spalle abbiamo contato 34 episodi di violenza», ha detto de Palma riferendosi alla nuova ondata di attacchi contro gli operatori sanitari italiani, che nel 2023 sono stati oltre 16mila, un terzo di quanti. fisico. , secondo i dati diffusi dall’Associazione nazionale degli operatori sanitari (Anaao Assomed).

“Vista la carenza di forze dell’ordine in numero sufficiente, è importante pensare a modalità ospedaliere sicure, con la presenza del nostro Esercito nelle strutture sanitarie, a partire da quelle della Capitale fino a quelle di maggiore estensione. influenza. Non possiamo aspettare”, ha detto il leader sindacale.

Intanto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha riconosciuto che “la sicurezza degli operatori sanitari è una questione che mi preoccupa molto” e ha detto che “l’anno scorso abbiamo inasprito le sanzioni per chi li aggredisce”.

Una nota della Federazione dei sindacati dei medici (Fesmed) afferma che “la violenza contro gli operatori sanitari è inaccettabile” e ritiene che “le ultime immagini provenienti da Foggia sono inaccettabili”.

Di fronte all’aumento di questi eventi e alla loro pericolosità, “è necessaria una reazione unitaria di tutte le forze politiche e sociali per difendere chi lavora ogni giorno nel Servizio sanitario nazionale”, aggiunge il documento.

Per ora l’Anaao Assomed, insieme al Fesmed e agli altri sindacati del settore, indice per lunedì prossimo, 16 settembre, una manifestazione con sede a Foggia per chiedere l’attuazione di misure che garantiscano maggiore sicurezza al personale sanitario italiano.

mem/ort

Rodolfo Cafaro

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