La cooperazione sul gas è uno dei passi più importanti che Turchia e Israele possono compiere nel tentativo di migliorare le relazioni e il primo ministro israeliano Naftali Bennett potrebbe visitare la Turchia, ha affermato venerdì il presidente turco Tayyip Erdogan.
All’inizio di marzo, Erdogan aveva affermato di ritenere che la visita del presidente israeliano Isaac Herzog in Turchia sarebbe stata un punto di svolta nelle relazioni tese di lunga data tra le potenze regionali e che Ankara era pronta per la cooperazione energetica.
“In questo processo potrebbe venire anche il primo ministro israeliano Bennett. Anche con il suo arrivo, potrebbe esserci l’opportunità di iniziare una nuova era nelle relazioni turco-israeliane”, ha detto Erdogan ai giornalisti durante un volo di ritorno al vertice della NATO a Bruxelles.
“Credo che uno dei passi più importanti che possiamo fare insieme per le relazioni bilaterali sia il gas”, ha aggiunto, aggiungendo che i dettagli della cooperazione saranno discussi in seguito durante la visita del suo ministro degli Esteri e dell’energia in Israele.
La nostra posizione sull’S-400 non è cambiata
La posizione della Turchia sull’acquisizione del sistema di difesa missilistica S-400 della Russia rimane invariata e la questione è un “accordo concluso”, secondo quanto riferito venerdì il presidente Tayyip Erdogan, aggiungendo che i colloqui con Washington sui nuovi jet e kit F-16 stanno andando bene.
Haberturk ha riferito che Erdogan ha detto ai giornalisti su un volo di ritorno dal vertice della NATO a Bruxelles che sperava che i colloqui positivi sull’acquisto di nuovi jet F-16 e attrezzature di modernizzazione da Washington si sarebbero presto realizzati.
Ha anche respinto le notizie secondo cui funzionari statunitensi avevano discusso ufficiosamente con la Turchia l’impossibile possibilità di inviare i sistemi S-400 in Ucraina durante l’invasione russa, dicendo che “tutto ciò che stanno facendo sta causando disordini” in relazione a Washington.
Erdogan ha detto di aver discusso anche del possibile acquisto del sistema di difesa missilistica SAMP-T dal consorzio franco-italiano Eurosam con il presidente francese Emanuel Macron e il primo ministro italiano Mario Draghi al vertice.
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