Come proteggere i dati personali nell’era della digitalizzazione? | (Notizia

Cosa appartiene ai dati personali, come trattarli in modo sicuro, ovvero come proteggerli nell’era della digitalizzazione: questi sono solo alcuni degli argomenti della tavola rotonda odierna, il cui fulcro era la nuova legge sulla protezione dei dati personali.

In termini di protezione dei dati, la situazione in Serbia è molto simile a quella dell’Unione europea, ha affermato la tavola rotonda. A causa dello sviluppo dell’alta tecnologia e dell’accelerazione della digitalizzazione, il mondo intero sta affrontando la stessa sfida: i dati personali sono sempre più esposti, vengono effettuati più attacchi contro di essi e diventa sempre più difficile conservarli.

Nell’era della digitalizzazione e del crescente utilizzo dell’intelligenza artificiale, si pone la questione di come proteggere i dati personali quando non possiamo seguirne il flusso, o anche se vengono esportati fuori dalla Serbia su server o cloud. Con ogni nuova “e” (e-amministrazione, e-bank, e-diary, e-patient…) vengono introdotte nuove modalità di trattamento dei dati. Da un lato, si tratta di un sistema molto più efficiente e veloce, e dall’altro, si tratta di come circolano questi dati, se sono sufficientemente protetti e se esiste un pericolo per la civiltà… storia Milan Marinovićcommissario per l’informazione di pubblico interesse e la protezione dei dati personali – Il nostro compito è cercare di spiegare a chi gestisce i nostri dati quali sono i suoi obblighi e come farlo in sicurezza, raggiungendo gli obiettivi del trattamento.

Oltre a coloro che hanno l’obbligo legale di trattarli, anche i cittadini stessi devono conservare i propri dati personali, ha affermato il commissario.

È nostro dovere sensibilizzare i cittadini sull’importanza della protezione dei dati personali. Questi dati includono non solo il tuo nome, cognome, indirizzo e codice fiscale, ma anche il tuo indirizzo IP, e i dati sulla tua personalità includono anche i tuoi movimenti, che macchina guidi, cosa indossi… – Marinović ha detto: Solo la sensibilizzazione può contribuire alla tutela dei dati personali che nel nostro Paese è a un livello molto più elevato.

Parlando di informazioni di pubblico interesse, il commissario Marinović ha spiegato che circa il 90 per cento delle denunce proviene dai cittadini.

I cittadini sono i denuncianti più frequenti per l’azione inadeguata o la mancata azione da parte delle autorità statali in merito alle richieste di accesso a informazioni di pubblico interesse. Circa il 10 per cento delle denunce sono presentate dai giornalisti, ma ad esempio, durante le emergenze, la percentuale di denunce dei media sale al 37 per cento. A quel tempo i giornalisti cercavano informazioni che interessassero tutti i residenti, come la capacità dell’ospedale, il numero di contagiati, morti e così via – conclude Marinović e aggiunge che è diventata viva la pratica di punire gli enti e le istituzioni che non forniscono le informazioni richieste nell’interesse pubblico.

La tavola rotonda di oggi si è concretizzata nel progetto “Rafforzare lo stato di diritto in Serbia”, finanziato dall’UE e dal governo tedesco e realizzato da GIZ.

Pubblicato 1 mese e 1 giorno fa

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Romana Giordano

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