Operatori sanitari provenienti dall’Italia e dal Portogallo hanno visitato l’Andalusia e hanno studiato piani personalizzati per pazienti cronici

SIVIGLIA, 26 luglio. (STAMPA EUROPA) –

Due delegazioni sanitarie portoghesi e italiane si sono recate a Siviglia per conoscere i servizi sanitari forniti ai pazienti cronici complessi in Andalusia e, in particolare, per sviluppare un piano d’azione personalizzato, nel quadro dell’iniziativa europea Circe-JA, in cui sei buone pratiche sono implementati. in 42 sistemi sanitari pubblici in dodici Stati membri dell’Unione Europea.

In un comunicato stampa, il Ministero della Salute e del Consumatore ha precisato che SAS, con il sostegno della Fondazione Progreso y Salud, ha sostenuto questa iniziativa, che coinvolge 48 organizzazioni. Professionisti portoghesi e italiani hanno visitato il centro sanitario Cisneo Alto e i servizi centrali SAS, dove hanno ricevuto informazioni, tra le altre cose, sul sistema sanitario pubblico andaluso, sul modello di assistenza primaria e sulle strategie di cura per i pazienti con malattie croniche. aspetto.

Il Consiglio ha indicato che lo scopo della visita è quello di pubblicizzare le buone pratiche dell’Andalusia incentrate sull’assistenza integrata per i pazienti cronici complessi e sui piani d’azione personalizzati. Si tratta di una delle sei buone pratiche, insieme a quelle di Belgio, Portogallo, Slovenia e altre due pratiche spagnole, che saranno implementate in 42 sistemi sanitari in dodici Stati membri, a beneficio dei 28 milioni di cittadini che riceveranno servizi innovativi nel settore primario. assistenza sanitaria. .

A questo proposito sono state organizzate sessioni di lavoro per definire e studiare come si presenta un piano d’azione personalizzato e come può essere implementato nei rispettivi centri di cure primarie. Hanno anche studiato il funzionamento di Diraya e i suoi usi, soprattutto in casi di pazienti cronici complessi.

La delegazione italiana era composta da nove professionisti dell’Azienda Sanitaria Locale della Romagna, nella Regione Emilia-Romagna. Nel caso dei portoghesi, hanno partecipato due professionisti del settore sanitario di Matosinhos e tre del settore sanitario di Lisbona San José, insieme ad una persona dell’Agenzia portoghese per i servizi sanitari.

Pertanto, la consulente tecnica per le Relazioni Istituzionali, Ana María Carriazo, ha affermato che “è stata una visita molto produttiva e i colleghi del Portogallo e dell’Italia sono stati molto soddisfatti delle informazioni e della formazione ricevute, che li aiuteranno a mettere in pratica le cose rispettivi centri di destinazione”.

Il Ministero ha previsto che gli altri dodici enti (tra cui Grecia, Polonia, Slovenia ed Estonia) che riceveranno il trasferimento delle buone pratiche SAS visiteranno l’Andalusia tra settembre e novembre di quest’anno per studiare come verrà attuato il piano. misure personalizzate per pazienti cronici con bisogni sanitari complessi, nonché aspetti di apprendimento che non sono stati del tutto chiari negli ultimi mesi di formazione. Un altro obiettivo è che, dopo la visita, ogni sistema sanitario sia in grado di realizzare una fase pilota di trasferimento di buone pratiche in diversi centri sanitari.

Rodolfo Cafaro

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