Tra gennaio e maggio in Italia sono stati registrati 110 casi di pertosse, con più di 15 ricoveri ospedalieri e tre morti neonatali.
Tre neonati sono morti finora quest’anno di pertosse Italiadove i ricoveri sono aumentati dell’800%, secondo Società Italiana di Pediatria (SIP)che avverte che l’epidemia colpisce principalmente neonati e neonati non vaccinati.
Tra gennaio e maggio sono stati registrati 110 casi di pertosse, con più di 15 bambini ricoverati in ospedale e tre neonati morti. Alfredo GuarinoPresidente Regionale dell’IAPA campagnauno dei tre Paesi più colpiti dall’ondata epidemica Sicilia E Dritto.
I dati provengono dal progetto della rete clinica INF-ACT, che mira a sviluppare nuove strategie per la diagnosi precoce, la prevenzione e il trattamento delle minacce infettive e sono stati raccolti in sette centri specializzati sparsi sul territorio nazionale, spiega la SIP sul suo sito. .
Lui Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) ha avvertito che quasi 60.000 casi di pertosse sono stati rilevati in tutta Europa tra il 2023 e l’aprile 2024, un aumento di oltre 10 volte rispetto al 2022 e al 2021.
Presidente dell’IAPA, Annamaria Staianospiega che la pertosse “è altamente contagiosa e pericolosa soprattutto nei primi mesi di vita e nei neonati a maggior rischio di complicanze e di morte. In questa fascia di età il tasso di mortalità varia dall’1% all’1,5%”.
“Possiamo proteggere questa popolazione altamente vulnerabile attraverso l’immunizzazione materna nel secondo e terzo trimestre di gravidanza, che è molto sicura ed efficace nel proteggere i bambini che sono troppo piccoli per ricevere le vaccinazioni”, ha aggiunto.
Guarino, dal canto suo, ha sottolineato che c’è stato “un aumento dell’800% dei ricoveri per pertosse rispetto al 2022 e al 2023, nella maggior parte dei casi di neonati e bambini sotto i 4 mesi non vaccinati. Il 95% delle madri di questi bambini non aveva ricevuto vaccinazioni e l’80% non aveva ricevuto informazioni sulla disponibilità delle vaccinazioni prenatali.
Riguarda “casi gravi, quindi questa è solo la punta dell’iceberg per quanto riguarda la prevalenza della pertosse, poiché i casi non trattati in ospedale non vengono presi in considerazione. “Le dinamiche e l’analisi dei flussi forniscono tendenze, ma non numeri assoluti, che emergeranno in seguito, consentendo interventi tempestivi di sanità pubblica”, ha aggiunto.
La situazione più preoccupante è la situazione in Campania, dove presso il Centro malattie infettive pediatriche del Paese sono stati registrati oltre 30 neonati ricoverati con pertosse. Napolimentre nei primi 4 mesi del 2024 sono stati ricoverati 17 pazienti Umberto I di Romatre di loro sono finiti in terapia intensiva.
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