Ti succede questo durante la doccia? Potrebbe essere un primo sintomo di una malattia neuro degenerativa

Se durante la doccia ti succede questa cosa, dovresti prestare attenzione perché potrebbe trattarsi di un primo sintomo di una malattia neuro degenerativa. Ecco di cosa si tratta.

Fare la doccia è un modo per far scivolare via tutte le preoccupazioni e le ansie accumulate durante il giorno, non è solo qualcosa che si fa per igiene. È proprio in questo momento che si potrebbe sperimentare qualcosa di strano ma che magari passa un po’ inosservato.

donna di spalle sotto la doccia
Ti succede questo durante la doccia? Potrebbe essere un primo sintomo di una malattia neuro degenerativa – canale3toscana.it

Secondo gli esperti, che hanno fatto uno studio, se quando ci si fa la doccia accade questa cosa, potrebbe essere un primo sintomo di una malattia neuro degenerativa e dunque bisognerebbe prestarci attenzione. Ecco di cosa si tratta.

Il sintomo di malattia neuro degenerativa che compare sotto la doccia

Anche quando si fa la doccia il corpo potrebbe inviare dei messaggi per indicare che c’è qualcosa che non va. Secondo gli esperti, infatti, proprio mentre ci si lava può accadere qualcosa che altro non è che un sintomo precoce di una malattia neuro degenerativa, un campanello d’allarme da non sottovalutare.

disegno testa bianca con pezzi di puzzle
Il sintomo di malattia neuro degenerativa che compare sotto la doccia – canale3toscana.it

Individuare un sintomo di una malattia neuro degenerativa (come l’Alzheimer), prima che insorga nella sua forma più severa, può permettere di intervenire subito per prevenire il declino cognitivo. Così, mentre ci si fa la doccia, se accade questa cosa, bisognerebbe prestarci molta attenzione.

Ma di cosa si tratta? Se mentre ci si sta facendo la doccia non si riesce a percepire l’odore del sapone, questa cosa potrebbe essere un sintomo della fase iniziale di una malattia neuro degenerativa. Secondo il dottor Davangere Devanand, docente di psichiatria e neurologia presso la Columbia University di New York: “Possiamo percepire l’odore, ma riconoscerlo richiede memoria e altre funzioni cerebrali che sono svolte da aree del cervello tutte colpite nelle fasi iniziali dell’Alzheimer.

Per questo, quando i pazienti con Alzheimer svolgono un test di identificazione degli odori, tendono ad avere risultati insufficienti. Per prevenire l’insorgenza di una malattia neuro degenerativa, dunque, può servire un semplice test olfattivo/cognitivo in cui viene chiesto ai soggetti di riconoscere l’odore di diversi oggetti o materiali (cuoio, lillà, fumo, gas, rosa, ciliegia, chiodi di garofano, fragola, mentolo, ananas e limone).

A questo test olfattivo (Brief Smell Identification Test (BSIT)), composto da 12 domande a risposta multipla, hanno partecipato ben 647 soggetti. Per ogni risposta mancante veniva assegnato un punteggio di 0,25. I soggetti che hanno ottenuto un punteggio uguale o inferiore a 3, soffrivano di anosmia, ossia difficoltà nel riconoscere gli odori, un campanello d’allarme che può essere indagato meglio con una risonanza magnetica perché può essere il sintomo precoce di una malattia neuro degenerativa come l’Alzheimer.

Ovviamente quello emerso da questo studio può essere usato come strumento per una diagnosi precoce e preventiva di questo genere di malattie.

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