Raiola, in gravi condizioni per malattia, nega la sua morte

Totale incertezza attorno a Mino Raiola. Giovedì mattina i media italiani hanno riferito che l’agente, che rappresenta alcuni dei calciatori più importanti del mondo, è morto all’età di 54 anni.

Tuttavia, a seguito della reazione dei media italiani, dall’FC Barcelona dicono a MD che non c’è nessun record, per ora, la sua morte, sebbene siano ben consapevoli del suo stato di salute. Infatti, non molto tempo fa, diversi media hanno riferito che Raiola non era morto, nonostante le sue condizioni di salute fossero gravi.

Il rifiuto ufficiale è arrivato più tardi dall’account Twitter Mino Raiolache invia un messaggio potente: “Stato di salute attuale per chi se lo chiede: infastidito questa è la seconda volta che vengo ucciso in 4 mesi. Sembrano anche in grado di alzarsiUna frase accompagnata da José Fortes Rodríguez, braccio destro del rappresentante, che ha assicurato che “si trova in una brutta situazione, ma non è morto”.

Secondo il giornalista Fabrizio Romano, il dott. Alberto Zangrillo, dell’ospedale San Raffaele di Milano, ha detto che “sono indignato per le telefonate di falsi giornalisti che speculano sulla vita di un uomo che lotta per sopravvivere”.

tocca a lui Cesc Fabregas ha sfidato le notizie fornite dai media italiani per negarlo. “Conosco tuo figlio da molti anni e questa notizia è falsa. Ti prego, un po’ di rispetto, non tutto è permesso.”

A partire dal Lo scorso gennaio si erano diffuse voci sul suo ricovero all’ospedale San Raffaele, di Milano, e ha avuto bisogno di un intervento chirurgico. Tuttavia, questa notizia è stata smentita in una dichiarazione che indicava che Raiola era “soggetta a regolari visite mediche che richiedevano anestesia. Non c’è stato alcun intervento di emergenza”.

Ora, confusione con il futuro di alcune delle stelle che rappresenta. In particolare, quello più importante in questo momento, cioè Erling Haland. Norvegese, bersaglio di Real Madrid, Manchester City e Barcellonatra gli altri, disposto a lasciare il Borussia Dortmund quest’estate e l’italiano responsabile dell’operazione, quindi ora il norvegese dovrà vedere come questo influirà sul suo futuro.

Questo non è l’unico. In una situazione quasi identica è Paul Pogba. Il contratto della Francia scade ora a giugno con Manchester United e la sua partenza era prevista, con alle spalle Juventus, Real Madrid e Paris Saint Germain, e ora le trattative sul suo nuovo contratto saranno paralizzate.

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Rodolfo Cafaro

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