C’è bisogno di buone politiche che possano unire la vita delle persone, ha sottolineato Papa Francesco rivolgendosi ai giovani partecipanti al progetto Policoro, sostenuto dalla Conferenza episcopale italiana. Il Papa li ha ricevuti in udienza nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico.
Notizie dal Vaticano
Il progetto Policoro è un progetto della Chiesa italiana che cerca di dare risposte concrete al problema della disoccupazione in Italia. Policoro, una città nella provincia meridionale italiana di Matera, è stato il luogo dove il 14 dicembre 1995 si è svolto il primo incontro dei suoi partecipanti. Lo scopo del progetto era risolvere il problema della disoccupazione giovanile, attivare iniziative educative per un nuova cultura del lavoro, per promuovere e sostenere l’imprenditorialità giovanile nel rispetto della sussidiarietà, della solidarietà e della legalità secondo i principi della dottrina sociale della Chiesa. .
La pace” è un tema che non può mancare nell’educazione socio-politica, e purtroppo è anche urgente vista la situazione attuale. La guerra è un fallimento politico perché ci presenta l’assurdità della corsa agli armamenti e la sua utilità per risolvere i conflitti. Abbiamo bisogno di politiche migliori che presuppongano ciò che fate voi, ovvero l’educazione alla pace”, ha affermato Papa Francesco durante l’udienza mattutina.
«Oggi la politica – ha riconosciuto Papa Francesco – non gode di una buona reputazione, soprattutto tra le giovani generazioni. Ecco perché c’è sempre più bisogno di una buona politica. E le persone fanno la differenza. “Lo vediamo ad esempio nel governo locale”, ha detto. “La politica che esercita il potere come dominio e non come servizio, è incapace di prendersi cura, calpesta i poveri, sfrutta il Paese e non sa dialogare”, ha proseguito.
“Anche in politica”, ha osservato ancora Papa Francesco, “sono necessarie la dolcezza e la fecondità”. La morbidezza è la strada intrapresa anche dagli uomini e dalle donne più coraggiosi e forti. La fertilità consiste nel condividere, preparare risposte e non ritardarle. Significa guardare al futuro e investire nelle generazioni future; avvia il processo e non occupa spazio’.
«La vostra preoccupazione – ha concluso Papa Francesco – non è il consenso elettorale o il successo personale, ma l’impegno civico, lo sviluppo dell’imprenditorialità, la fioritura dei sogni, la capacità di far sentire la bellezza di far parte di una comunità. La partecipazione è la medicina per le ferite della democrazia. Ti invito a fare la tua parte, a coinvolgere e sfidare i tuoi colleghi, sempre con uno scopo e uno stile di servizio. Un politico è un servitore; se un politico non è un servitore, è un cattivo politico”.
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