Mondiali senza Italia e Haaland

Dal 1962 al 2014, l’Italia non ha mai inciampato sulla strada per la Coppa del Mondo. E ora due volte di seguito. Mentre la Spagna in rotta verso Russia e Svezia nei playoff inciampa “Squadra Azzurra”, questa volta Svizzera e Macedonia del Nord.

L’Italia è scivolata nel fallimento perché più volte sbilanciata nelle settimane successive alla clamorosa vittoria all’Europeo. A 265 giorni dal titolo europeo e dal presunto inizio di una nuova era, seguì il “prossimo disastro” contro la Macedonia del Nord, come veniva chiamato “Corriere dello Sport”. Al 92′ un ruvido outsider ha segnato a Palermo vincendo 1-0.

L’Italia è l’unico campione del mondo assente dal Qatar. Altrimenti, quasi tutti sono inclusi con rango e nome. Cile e Colombia sono assenti dal Sud America, Costa d’Avorio, Nigeria ed Egitto dall’Africa, tutte squadre ritenute in grado di qualificarsi, ma che non hanno una storia mondiale paragonabile a quella dell’Italia.

Le assenze più gravi tendono a colpire i singoli giocatori: con Erling Haaland e Mohamed Salah mancano circa due occhiali della Premier League.

All-Star Team assente:

Jan Oblak (Slovenia); Milan Skriniar (Slovacchia), Leonardo Bonucci (Italia), David Alaba (Austria), Alexander Zinchenko (Ucraina); Franck Kessie (Costa d’Avorio), Marco Verratti (Italia), Riyad Mahrez (Algeria); Zlatan Ibrahimovic (Svezia), Erling Haaland (Norvegia), Mohamed Salah (Egitto). (SD)

Gerardo Lucchesi

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