Migliaia di studenti in Italia dimostrano oltre due morti nella pratica scolastica

Manifestazioni studentesche si sono svolte venerdì a Milano, Napoli, Roma, Bologna e Bari, tra le altre. In molti casi, gli studenti manifestati portano striscioni con la scritta “Non puoi morire a scuola”. A Torino hanno preso parte alle proteste 3.000 studenti, alcuni dei quali si sono scontrati con la polizia, intervenuta dopo che gli studenti hanno tentato di introdursi con la forza nella sede dell’Associazione degli Industriali di Torino.

Oltre a migliori misure di sicurezza durante il tirocinio scolastico, gli studenti italiani chiedono miglioramenti nel sistema educativo, così come le dimissioni del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi.

Foto: Yara Nardi, Reuters

Gli studenti italiani protestano per condizioni più sicure durante i tirocini scolastici dopo la recente morte di due studenti.

Foto: Yara Nardi, Reuters

Gli studenti hanno chiesto manifestazioni anche a seguito delle dimissioni del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e del ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. Secondo loro, il suo partito ha dovuto dimettersi a causa dell’intervento sproporzionato della polizia durante le manifestazioni studentesche del mese scorso.

La manifestazione di oggi è la terza protesta studentesca quest’anno per una maggiore sicurezza sul lavoro. La prima si svolge il 28 gennaio e la seconda il 4 febbraio. La causa erano due morti.

Il diciottenne Lorenzo Parelli è morto a gennaio ed è stato colpito da una barra d’acciaio in uno studio professionale in provincia di Udine. Lo studente sedicenne Giuseppe Lenoci è morto questa settimana durante uno stage scolastico ad Ancona dopo essere stato picchiato da un furgone.

Marinella Castiglione

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