LIVE – Processo degli attentati del 13 novembre 2015: “Non ho ucciso nessuno”, afferma Salah Abdeslam in una nuova provocazione

Il presidente Jean-Louis Périès interroga l’imputato sugli atti commessi dallo Stato Islamico, le decapitazioni, gli stupri, per sapere se Abdelsam li ritiene legittimi: “ Se legittimo o no? Dipende. Non so cosa abbiano fatto,” concluse.

-Aderite anche voi a questo tipo di pratica? insistere il magistrato.

Non posso darti una risposta sì o no. In Francia, prima di François Mitterand, c’era la pena di morte e la gente era favorevole, ha osservato Abdelsam.

Può essere fatto a scopo di propaganda nei media, non è stato filmato, il presidente lotta.

Sì, ma lo Stato Islamico è conforme al Corano, alla tradizione islamica. E nel Corano, esistere a. Se le persone stanno combattendo l’Islam, allora ci sono prigionieri.

La schiavitù è stata abolita in tutte le democrazie , prego il Presidente.

Sì, ma non nell’Islam. Non cambieremo religione per compiacere gli altri.

Lo scambio continua, in un flusso molto denso.

Quando lo Stato Islamico prepara l’azione militare in Europa, non è per vedere alzata la bandiera nera dell’EI in Europa (…), è per porre fine ai bombardamenti della coalizione , dice Abdeslam.

Ma un’operazione militare è contro i soldati, non in una sala da concerto sospira Jean-Louis Périès, ricordando anche che gli attacchi francesi in Siria sono iniziati solo il 27 settembre 2015, quando il progetto terroristico era già ben preparato.

L’avvocato di Abdeslam, Mr. Ronen, si alza e fa notare che gli scioperi dell’Operazione Chammal, a cui la Francia ha preso parte, erano già avvenuti in Iraq da settembre 2014. E Salah Abdeslam aggiunge, insolente: ” Signor, facciamo un profondo respiro. »

Rodolfo Cafaro

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