Italia: primo problema per la Meloni dopo il taglio dei sussidi di disoccupazione

Il taglio delle indennità di disoccupazione è stato il punto della bozza di bilancio dello Stato della Meloni che ha incontrato maggiori opposizioni.

Questo è il primo esempio sostanziale della sua scrittura meloni governativi: Il progetto di bilancio dello Stato 2023 sta iniziando a correre in parlamento, con la prospettiva di un’approvazione relativamente rapida. Tuttavia, non sono mancati contraccolpi e critiche. Dei 35 miliardi di euro complessivi, 21 sono dedicati al sostegno delle famiglie, delle imprese e al controllo della spesa energetica in generale. Allo stesso tempo, il Presidente del Consiglio italiano ha deciso di proseguire con limitati sgravi fiscali per i lavoratori autonomi e un aumento, di circa 100 euro, della pensione più bassa.

Reazione ai tagli al reddito di disoccupazione sociale

Il punto in cui causato la più grande reazione fa parte della principale assistenza ai disoccupati e ai cittadini che vivono sulla soglia della povertà. Questo è il reddito sociale dei disoccupati, che arriva fino a 700 euro al mese. La Meloni ha annunciato che il prossimo anno sarà erogato solo per otto mesi, dopodiché il numero dei beneficiari sarà strettamente limitato. Ritiene che queste misure, approvate nel 2019 con grande insistenza dai Cinque Stelle, portino allo spreco e conducano i cittadini lavoratori “sul divano”.

Tuttavia, il centrosinistra e i “cinque stelle”, hanno risposto che il reddito sociale ha salvato dalla povertà migliaia di persone – soprattutto durante il difficile primo periodo della pandemia da coronavirus – e che con i tagli della Meloni il prossimo anno il pubblico italiano salverà solo 700 milioni euro. Il quotidiano La Repubblica ha scritto oggi in un servizio che in Sicilia, se questa assistenza viene abolita, l’unica alternativa per alcuni cittadini è diventare mafiosi spacciatori.

Il cinque stelle Giuseppe Conte si prepara a manifestazioni e proteste, mentre i residenti nelle zone disagiate del napoletano, come Scabia, si dicono “pronti a scendere in piazza”. Questo è stato, come tutti hanno sottolineato, il primo grande ostacolo che il nuovo governo ultraconservatore italiano dovrà affrontare nel suo cammino. In totale, sono 3.386.000 i residenti nel Paese che percepiscono il “reddito sociale” (reddito di cittadinanza) e la sua graduale eliminazione, però, non può passare inosservata.

Fonte: DW – Theodoros Andreadis – Syngellakis, Roma

Xaviera Violante

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