Italia: “No” allo scarico di uomini dai battelli di salvataggio dei migranti

Capo spedizione Medici Senza LimitiMatias Jill, ha affermato che “dopo essere stato in mare e imprigionato in centri di detenzione disumani in Libia, tutti coloro che sono stati soccorsi a Geo Barents hanno il diritto di sbarcare”.

Nel frattempo, fuori dal porto di Catania ci sono altre due navi, ovvero Elevarsi al di sopra e Vichinghi del mareche svolge anche operazioni di salvataggio di naufragi.

La linea di governo di Meloni, tuttavia, è che non dovrebbe essere consentito fuori uso per tutti i migranti e i rifugiati sulle navi delle ONG ma solo per chi ha problemi di salute, minori e donne.

Questa nuova tattica vale anche per quelli a bordo di Humanity 1, arrivato ieri sera al porto di Catania. Alla fine, a 145 persone è stato permesso di sbarcare mentre a 34 è stato impedito di lasciare la nave.

Le autorità italiane, secondo la stampa, si preparano a chiedere a Humanity 1 di lasciare il porto. Ma il governatore ha dichiarato che non lo farà, perché il riferimento è il diritto internazionale e le sue regole.

Sia SOS Humanity che Medici senza frontiere hanno rilasciato dichiarazioni in cui dichiaravano che tutti i loro passeggeri erano vulnerabili dopo essere stati salvati in mare e meritavano un porto sicuro ai sensi del diritto internazionale. SOS Humanity ha dichiarato di voler intentare una causa civile a Catania per garantire a tutti i 35 sopravvissuti a bordo l’accesso a procedure formali di asilo a terra.

MSF ha sottolineato che “le operazioni di soccorso sono considerate complete solo quando tutte le vittime sono atterrate in un luogo sicuro”.

Xaviera Violante

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