Italia: la nuova strategia di Draghi frena le proteste contro i vaccini

In Italia si sono svolte proteste contro le misure del coronavirus, ma meno intense che in Belgio e Paesi Bassi.

“Come si è scoperto ieri sera, la nuova strategia adottata dal governo di Roma è riuscita finora a sedare le proteste dei vaccinatori”, scrive oggi la stampa del Paese.

Nella sola Roma, la partecipazione alla mobilitazione anti-vaccinazione di ieri è stata enorme, con 4.000 persone, secondo l’Agenzia di Atene.

Tuttavia, la protesta non si è spostata molto, lontano dalle strade trafficate. Allo stesso tempo, i media hanno sottolineato che non ci sono stati incidenti con la polizia.

A Milano i manifestanti hanno tentato di entrare in piazza Duomo, ma sono stati fermati dalla polizia.

Nella mobilitazione di ieri, più contenuta rispetto alle settimane precedenti, non c’è stata la partecipazione di elementi neofascisti, che per diversi mesi hanno portato al maggior numero di scontri.

Va tenuto presente che con i nuovi provvedimenti del Viminale italiano, fino a fine anno sono vietate manifestazioni nel centro cittadino, mentre marce o proteste nei pressi di ministeri, sedi di partito, sindacati, in parlamento e senato non sono vietati. consentito.

Contestualmente, sul tavolo di Mario Draghi, da approvare le misure per il controllo della pandemia.

La decisione dovrebbe essere presa domani o dopodomani, in una riunione di gabinetto. Si porrà attenzione alla riduzione della potenza del “pass verde vaccinato”, da un anno a nove mesi, ma anche ad altre importanti novità.

Il governo del primo ministro tecnocratico italiano si prepara ad accettare un cosiddetto “abbonamento verde a due velocità”.

In pieno vigore per chi è stato vaccinato, ma con rigide restrizioni, ora, per chi non è stato vaccinato che si sottopone a continui test diagnostici. Con un “pass a tempo limitato”, è del tutto possibile che possano andare solo nel loro ufficio.

Allo stesso tempo, secondo Rai Televisione Pubblica, la potenza dei test diagnostici rapidi dovrebbe essere limitata a 24 ore e quella dei test molecolari a 48 ore.

Infine, se tutte queste strategie non dovessero funzionare, è probabile che il governo italiano faccia un altro passo, imponendo la vaccinazione obbligatoria contro il coronavirus a molte categorie di lavoratori.

Con informazioni da APE

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Rodolfo Cafaro

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