Italia: gli atleti ritmici lamentano gravi abusi psicologici

Si tratta di Nadia Corandini, 19 anni, e Ana Basta, 22, che hanno rivelato di essere state costrette a digiunare, mangiare pochissimo e quando non sono riuscite a mantenere un certo limite di peso hanno ricevuto gravi insulti.

L’ex ginnasta italiana ha denunciato i gravi abusi psicologici dell’esercizio.

Si tratta di Nadia Corandini, 19 anni, e Ana Basta, 22, che hanno rivelato di essere state costrette a digiunare, mangiare pochissimo e quando non sono riuscite a mantenere un certo limite di peso hanno ricevuto gravi insulti.

Un’altra atleta, Julia Gultarosa, ha aggiunto di essere stata “costretta a spogliarsi davanti a tutti” e che “la chiamavano porca”.

Dopo queste lamentele si decise di mettere in commissione l’Accademia Italiana di Ginnastica Ritmica. Ogni settimana, gli atleti parleranno con uno psicologo per determinare se stanno subendo abusi psicologici.

La ventiseienne Alessia Maurielli, 26enne campionessa olimpica italiana, pur non accettando personalmente tali pressioni, ha espresso “tutta la sua solidarietà ai colleghi, che stanno soffrendo e continuano a soffrire”.

Il quotidiano La Repubblica scrive che nel 2018 è stata intentata una causa contro l’allenatore da parte di genitori che si sono resi conto che i loro figli stavano affrontando problemi psicologici, a causa di determinati comportamenti, con l’obiettivo di assicurarsi la distinzione nella competizione italiana e internazionale.

Il quotidiano di Roma, allo stesso tempo, ha aggiunto che in altri casi i genitori di atlete sono stati pressati “a non riferire quello che sanno per il bene e per il futuro dei propri figli”.

Fonte: RES-EMP

Girolamo Onio

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